Parts in OFFICINA Luglio-Agosto 2022 | Page 19

ATTUALITÀ
In giugno , per gli incentivi alle auto con emissioni zero o particolarmente contenute di
CO 2 il numero di richieste è stato molto inferiore alle aspettative

“ Mercato auto a giugno : incentivi ecologici un flop , auspicabile un immediato intervento del Governo ”

Gli incentivi varati con il decreto del 6 aprile e prenotabili sulla piattaforma del MiSE dal 25 maggio hanno avuto un effetto molto modesto sulle immatricolazioni di autovetture in giugno , che hanno fatto registrare un calo del 15 % su giugno 2021 . Nel mese di giugno , per gli incentivi alle auto con emissioni zero o particolarmente contenute di CO 2 il numero di richieste è stato molto inferiore alle aspettative :
• incentivi per vetture ad alimentazione tradizionale con emissioni di CO 2 da 61 a 135 grammi al chilometro ( più graditi dal pubblico ): lo stanziamento previsto dal Governo si è esaurito completamente già il 13 giugno ;
• incentivi per auto con emissioni da 0 a 20 grammi di CO 2 al chilometro : a oggi , lo stanziamento di 209 milioni è stato utilizzato solo per il 13,1 %, mentre è stato utilizzato solo il 2,1 % degli 11 milioni messi a disposizione per il car sharing ;
• incentivi per auto della fascia di emissioni da 21 a 60 grammi di
CO 2 per chilometro : lo stanziamento di 213.750.000 euro per persone fisiche è stato utilizzato a oggi per il 6,5 %, quello di 11.250.000 euro per persone giuridiche solo per lo 0,7 %. Per Gian Primo Quagliano , Presidente del Centro Studi Promotor , sarebbe auspicabile un immediato intervento del Governo per modificare il decreto del 6 aprile che ha uno stanziamento inadeguato per sostenere le auto con emissioni di CO 2 da 61 a 135 grammi al chilometro ed uno stanziamento esuberante per le auto con emissioni da 0 a 60 grammi di CO 2 al chilometro .
19 per il clima sociale . Infine , sono stati condivisi e approvati i nuovi standard di prestazione delle emissioni di CO 2 per autovetture ed LCV . Su quest ’ ultimo punto non si è arrivati a convergere né semplicemente , né facilmente , segnale della profonda conflittualità tra obiettivi virtuosi e potenzialità concrete per raggiungerli , ma anche dell ’ enorme effetto sulle economie dei singoli Paesi provocato dall ’ applicazione delle misure nel settore automotive . Il Consiglio ha comunque confermato la decisione di aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 per le nuove auto e i nuovi furgoni entro il 2030 , portandoli al 55 % per le auto e al 50 % per i furgoni , quindi di condividere l ’ obiettivo di riduzione delle emissioni di
CO 2 del 100 % entro il 2035 per le due categorie di veicoli . Ha poi previsto che gli automobilisti potranno ricaricare i propri veicoli in tutti gli Stati membri grazie alla revisione della direttiva AFIR ( Alternative Fuel Initiative Regulation ) del 2016 , che impone la realizzazione di un numero crescente di infrastrutture per favorire l ’ utilizzo dei combustibili alternativi al petrolio . Non solo . Con l ’ impegno , sottolineato nel comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio , di valutare “ nel 2026 i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100 % delle emissioni e la necessità di rivederli , tenendo conto degli sviluppi tecnologici ”, è stato lasciato aperto uno spiraglio alle nuove tecnologie ibride plug-in , solo se in grado di garantire gli obiettivi “ per una transizione fattibile e socialmente equa verso le emissioni zero ”. In sostanza , i ministri si sono espressi a favore di quell ’ appello alla neutralità tecnologica inizialmente negato dall ’ Europarlamento , aprendo la strada agli e-fuels , carburanti sintetici o biogeni . Viene quindi chiesto alla Commissione di presentare una proposta per l ’ immatricolazione di veicoli dopo il 2035 alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di CO 2
. Infine , il Consiglio ha deciso di porre fine al meccanismo di incentivi normativi per i veicoli a zero e basse emissioni a partire dal 2030 . Ora che il Consiglio ha concordato le sue posizioni sulle proposte , possono iniziare i negoziati con il Parlamento Europeo per raggiungere un accordo sui testi giuridici finali .