Parts in OFFICINA Febbraio | Page 42

Imprese 2.202 733 Fatturato 54,3 mld (+ 16,7 %) 17,6 mld (+ 16,8 %) Addetti 168.000 (+ 0,6 %) 58.600 ( -0,3 %)
Deciso posizionamento delle imprese
In aumento le imprese con fatturato in espansione
In calo
OSSERVATORIO
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Componentistica automotive italiana Osservatorio 2022

Lo scenario globale
Domanda autoveicoli 2021 83 mln (+ 5 %) Italia + 6,7 %
Produzione autoveicoli 2021 80,1 mln (+ 3,1 %) Italia + 2,4 %
I numeri della componentistica italiana
Imprese 2.202 733 Fatturato 54,3 mld (+ 16,7 %) 17,6 mld (+ 16,8 %) Addetti 168.000 (+ 0,6 %) 58.600 ( -0,3 %)
Trend tecnologici
Deciso posizionamento delle imprese
73,8 % benzina / diesel 20,6 % fuel cells Dinamiche della filiera
In aumento le imprese con fatturato in espansione
le imprese che vendono all ’ estero
In calo
quota di fatturato medio legato a Stellantis
Per Marco Stella , Presidente del Gruppo Componenti ANFIA , “ anche l ’ export della componentistica ha visto nel 2021 un netto recupero (+ 15,4 %), con un rallentamento nella seconda parte dell ’ anno per via del protrarsi della crisi dei semiconduttori , delle materie prime e della logistica . Nel 2022 , gli effetti di instabilità legati al conflitto in Ucraina potrebbero portare ad una frenata . Per traguardare le sfide della transizione energetica le nostre imprese , da quest ’ anno , possono contare anche sulle misure del fondo automotive , in particolare sugli interventi di politica industriale come i contratti di sviluppo e gli accordi di innovazione , che agevolano i programmi di investimento delle imprese .
37,6 % powertrain elettrici e ibridi
80 % 78 % le imprese con personale laureato
le imprese che fanno innovazione di prodotto
88 % 55 % le imprese che investono 40,7 % in ricerca e sviluppo 67 %
L ’ interlocuzione con il Governo ha ottenuto il risultato positivo di rimettere al centro del PIL il comparto dell ’ auto ”. “ Ora però servono azioni di politica industriale forti , stabili e strutturali e di un Sistema Paese che punti al traguardo finale del comparto e non a interventi episodici , anno per anno , ‘ a fetta di salame ’, a seconda delle necessità contingenti - ha aggiunto il Presidente Gallina - Un ’ azione mirata al risultato di medio periodo per garantire alle aziende la tranquillità necessaria a investire nella gestione di un cambio epocale , che vede nella transizione energetica e nella connettività i due paradigmi di base che caratterizzeranno l ’ automobile e il veicolo commerciale del futuro ”. Aziende che hanno aumentato la capacità di innovazione di prodotto , ma allo stesso tempo hanno ridotto gli investimenti in ricerca e sviluppo , una contraddizione solo apparente in quanto le nuove tecnologie richiedono competenze che , se da un lato spiegano l ’ aumento di laureati assunti dal settore , dall ’ altro non possono gravare interamente sulle spalle di privati il cui obiettivo resta quello di produrre , vendere e fare profitto , per gli azionisti e per creare nuove opportunità di lavoro . Serve quindi una ricerca applicata il cui baricentro sia più spostato verso gli enti di istruzione superiore : “ Il Politecnico di Torino ormai da anni ha intrapreso questo percorso , per cui oggi sui mille docenti in forza alla nostra università la metà almeno si occupa di ricerca applicata , in particolare nell ’ automotive e nell ’ aerospazio , mentre la rimanente parte continua ad occuparsi di ricerca di base che pure resta importante - ha affermato il rettore del Politecnico Guido Saracco - Anche la figura dell ’ ingegnere sta cambiando pelle , i nostri ingegneri saranno sempre più umanisti , in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati all ’ economia , e misceleranno il loro ‘ sangue ’ con quello di altri saperi ingegneristici quali per esempio materiali , tecnologie , informatica , fondamentali nella loro preparazione per essere di supporto alle aziende nella costruzione dell ’ automobile del futuro ”. Nel convegno torinese è stato sottolineato che finora la filiera della componentistica automotive ha assorbito tutti i cambiamenti e le disruption derivate dalle crisi , dal variare sempre più veloce dei cicli economici , dall ’ aumento dei costi delle materie prime e dell ’ energia , dalle crisi delle supply chain e , non ultime , dalle varie regolamentazioni europee . Da questa considerazione è scaturita l ’ appassionata chiusura del Presidente del Gruppo Componenti ANFIA : “ È il momento di rimettere in Europa il valore della manifattura al centro della discussione , evitando il masochismo di scelte ideologiche che stanno disarmando un settore industriale , quello dell ’ automobile , conosciuto e apprezzato in tutto il mondo , per consegnarlo nelle mani di Paesi il cui gap di competenze , know how industriale , progettativo e di design sarebbe stato molto difficilmente colmabile ”.