ATTUALITÀ
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In ogni caso ci rivolgiamo anche a chi ha gli stessi obiettivi e lavora al nostro fianco , seppure a un livello diverso della filiera , per questo scopo , operando sempre in direzione della libertà sia del consumatore sia dell ’ indipendente per accedere a informazioni tecniche sempre più difficili da recuperare . Ben vengano accordi e tavoli di lavoro con lo scopo di alzare il volume della voce congiunta verso le istituzioni nazionali ed estere ”, sia da Circosta : “ Guardiamo con attenzione al ruolo di quest ’ attività svolta per gestire al meglio le informazioni e la presenza dell ’ intera filiera nell ’ aftermarket : più c ’ è pluralità di componenti e servizi a disposizione , più penso possa beneficiarne il consumatore , che ha bisogno di sicurezze e di libertà ”.
MV BER E SERNI In ottica MV BER , Beccari ha definito come il concetto di captivity , legato ormai non solo al ricambio ma anche a servizio e attrezzature , “ si riferisce a tutti gli elementi che compongono riparazione e manutenzione , incluse le informazioni tecniche , che devono essere messi a disposizione anche dei canali indipendenti , i quali però rimangono sotto il controllo delle Case auto ; pertanto , le norme devono circoscrivere il fenomeno ”. Brunamonti ha poi fornito aggiornamenti sul Serni , sistema adottato dal Regolamento Europeo 1244 che permette a qualunque operatore di accedere in maniera anonima , previa identificazione verificata , al portale del costruttore per ottenere informazioni anche sensibili necessarie per un ’ operazione di post vendita : “ Per ora , però , il dato serve solo per il servizio di duplicazione delle chiavi , fisiche o software , ma il meccanismo diventerà operativo per l ’ intero service ”. Il costo dei dati va comunque limitato e Lo Pinto ha ricordato che la Corte di Giustizia
europea ha dato recentemente risposte positive , anche in seguito a una causa legale avviata da Adpa contro una Casa auto per gli aumenti indiscriminati . Un ’ ottima notizia per gli autoriparatori , hanno ribadito Angelone (“ Dobbiamo applicare costi al consumatore che a volte non riesce neanche a comprendere , i prezzi lievitano in maniera indiscriminata mettendoci in difficoltà ”) e Circosta , che ha specificato : “ Occorre però una standardizzazione : un indipendente non può comprare tutti i diagnostici del mondo , anche se l ’ apertura al mercato legato alla diagnosi remota una pezza ce l ’ ha messa ”.
IL TEMA DEGLI IN-VEHICLE DATA Altro tema scottante l ’ accesso ai “ dati a bordo veicolo ” che , come ha precisato Brunamonti , “ oltre a quelli relativi al sistema o componente che lo genera e alla sua funzionalità , sono anche quelli generati dal veicolo e dal conducente , altrettanto importanti per manutenzione e riparazione . Chi ne è titolare ?”. Le linee di pensiero sono diverse ( costruttore / progettista , proprietario del veicolo , conducente ...) ma ciò che conta , più che la titolarità , è come usarli e a che condizioni , anche di prezzo : il legislatore deve , di nuovo , partire dal pilastro della libera concorrenza a tutela del cittadino . Concetti ribaditi da Beccari : “ Un tema trasversale per ogni operatore : con la battaglia sui dati ci si gioca il futuro ”, e Lo Pinto : “ L ’ o- biettivo è raggiungere queste informazioni e farle diventare nuovi modelli di business vantaggiosi per tutti , aggiungendo normative al Data Act ”.
QUALE POLITICA PER IL SETTORE La tavola rotonda si è conclusa con le riflessioni di Vecere : “ C ’ è una grossa pressione delle Case auto , che però non possono garantire la presenza capillare sul territorio nel service degli indipendenti , perché i target sono differenti e non gli conviene . Gli altri devono avere comunque accesso a servizi adeguati a migliorare anche le prestazioni ecologiche dei veicoli . Dobbiamo fare massa critica ed evidenziare il problema . Anche chi oggi è considerato una controparte può alla fine andare incontro alle nuove esigenze generali : dare il migliore prodotto e il migliore servizio al prezzo più giusto nell ’ interesse proprio e del consumatore ”.