PARTS Giugno 2025 | Page 42

A ttualità

PIANO STRUTTURALE
Secondo gli stakeholder del settore per affrontare efficacemente la transizione verso la mobilità elettrica e ridurre le emissioni del settore trasporti è necessario un piano strutturale che includa:
• incentivi all’ acquisto di veicoli a basse emissioni, inclusi modelli benzina o diesel di nuova generazione, enormemente meno inquinanti rispetto a quelli del passato;
• sviluppo di una rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e ibridi più capillare;
• politiche di rottamazione efficaci per i mezzi più inquinanti;
• educazione e sensibilizzazione dei consumatori verso scelte di mobilità sostenibile.
Al tempo stesso è opportuno alimentare il mercato dell’ usato che può contribuire in maniera considerevole, e nell’ immediato, allo svecchiamento del parco circolante. In generale, comunque, soltanto tramite un approccio integrato sarà possibile accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile e rendere le nostre strade più sicure, oltre che il nostro ambiente più pulito.
complessive di gas serra hanno raggiunto 413 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente, facendo segnare un aumento dello 0,4 % rispetto all’ anno precedente. In particolare, quelle generate dal settore trasporti, che provengono per oltre il 90 % da quello stradale, sono aumentate del 5 % rispetto al 2021, confermando un trend in crescita che supera il 7 % dal 1990.
Transizione lenta
In questo contesto le immatricolazioni di auto elettriche in Italia restano marginali. Nel 2024, secondo i dati dell’ Unrae( Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri), le consegne di nuove autovetture si sono attestate complessivamente a 1,559 milioni, in lieve calo rispetto al 2023 con una quota di elettriche che rappresenta solo lo 0,8 % delle auto circolanti, nonostante un incremento del 103,2 % rispetto al 2023.
A macchia di leopardo
La diffusione di veicoli a basse emissioni varia significativamente tra le regioni italiane e soprattutto tra Nord e Sud del Paese. La Valle d’ Aosta ha registrato la percentuale più alta di auto ibride ed elettriche
in circolazione, con il 25,7 %, seguita dal Trentino-Alto Adige con il 22,1 %. Al contrario, regioni come la Campania( 2,8 %), il Molise e la Sicilia( entrambe 3,1 %) si sono posizionate agli ultimi posti. Per quanto riguarda le auto con basse classi ambientali( Euro 0-4), la Calabria registra la percentuale più alta con il 61,7 %, seguita dalla Sicilia( 61,1 %) e dalla Campania( 60,2 %).
Il ruolo del digitale
Il digitale può svolgere un ruolo importante, facendo da spinta al processo di svecchiamento del parco auto. Su AutoScout24, per esempio, il 57 % delle auto disponibili è Euro 6, il 21 % è ibrido o elettrico e quasi sei su dieci hanno meno di cinque anni. Questa ampia disponibilità consente agli utenti di sostituire la propria vecchia auto con veicoli più efficienti e meno inquinanti, anche a prezzi accessibili.
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