A ttualità
FOCUS ITALIA
In Italia si riducono gli acquisti di nuove auto, aumenta il ricorso all’ usato, l’ elettrico non sfonda e nonostante il forte calo del diesel le emissioni medie di CO₂ restano superiori a quelle del 2015. L’ indagine evidenzia un deciso ritorno all’ uso dell’ auto privata come mezzo principale per gli spostamenti. Non aumentano però le vendite di nuove vetture e cresce l’ usato, confermando il disorientamento dovuto a normative complesse e prezzi in aumento. L’ effetto diretto è un parco circolante che invecchia rapidamente. Il prezzo rappresenta il primo motivo( 35 %) per l’ acquisto di modelli cinesi o asiatici. Nel primo trimestre del 2025 le ibride raggiungono il 50 % del mercato, mentre le BEV restano ferme al 5 Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company
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Il car sharing soffre
A mostrare preoccupanti segnali di sofferenza è invece il car sharing. Nel 2024 si sono registrati poco più di 4,2 milioni di noleggi di vetture, in netto calo rispetto ai 5 milioni del 2023 e ai 10 milioni del 2019, effettuati da 330.000 utenti attivi. Anche la flotta in circolazione si è ridotta attestandosi intorno a 3.300 veicoli, tutti ibridi o elettrici, di cui mediamente la metà risulta indisponibile a causa di frequenti furti e danneggiamenti. Roma e Milano ospitano l’ 80 % dei mezzi operativi. Da segnalare inoltre un aumento significativo della durata media dei noleggi, salita a 126 minuti, che spinge il mercato verso formule giornaliere, ben diverse dall’ offerta oraria originaria. Secondo il Rapporto Aniasa, senza un adeguato sostegno da parte delle istituzioni nazionali e locali questo servizio, strategico per il trasporto pubblico, la decongestione urbana e la tutela ambientale, rischia di ridursi ulteriormente negli anni a venire.
Il 2025 parte bene per il lungo termine, più incerto il breve
Prosegue nel primo trimestre 2025 il trend di crescita del noleggio a lungo termine e quello altalenante del breve termine. Quest ' ultimo ha infatti registrato una crescita del fatturato(+ 6,4 %) e dei noleggi(+ 0,8 %) ma, contestualmente, un calo dei giorni di noleggio(-3,5 %), della flotta in circolazione(-5,5 %) e delle immatricolazioni(-2,7 %). Numeri diversi per il lungo termine, con un incremento del giro d’ affari del 10 %, la flotta del 4,7 % e le immatricolazioni dell’ 11,5 %, con quest’ ultimo dato che ha risentito però in modo significativo delle strategie degli operatori del renting collegati a brand automotive. Per la prima volta, nel primo trimestre 2025 la maggior parte dei veicoli immatricolati in noleggio lungo termine è stata gestita dal noleggio“ captive”, cioè società con partecipazione di controllo di un costruttore.
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