M ercato
Per Aniasa è necessario riequilibrare la fiscalità sull ’ auto aziendale per diffondere la mobilità pay per use e accelerare il ricambio del parco circolante senza incentivi significativi . Si nota un chiaro spostamento dalle vetture diesel a quelle a benzina tra i consumatori italiani , con le ibride che guadagnano ter- reno raggiungendo un nuovo record ( rappresentano il 42 % del mercato nel primo trimestre 2024 ) ma l ’ incremento di quota , rispetto al 39 % del 2022 , non è deciso come ci si sarebbe aspettato . La crescita delle vendite di BEV sta rallentando , soprattutto a causa della situazione di incertezza relativa agli incentivi statali , ma non solo : i consumatori sono sempre più scoraggiati dalle difficoltà che si incontrano per ricaricare le batterie e per la percezione di scarsa sicurezza . La preferenza degli automobilisti italiani per l ’ acquisto diretto al momento è , per ora , ancora fuori discussione ; tuttavia , il canale del noleggio ha toccato un nuovo record storico , ovvero il 29 % del totale delle immatricolazioni , avvicinandosi ai livelli degli altri Paesi europei . L ’ Europa si trova di fronte a una nuova fase nella geopolitica dell ’ auto con l ’ ingresso di nuovi attori , soprattutto i marchi cinesi , che si apprestano a conquistare una quota di mercato stimata ( prudenzialmente ) del 7 % entro il 2030 . Questo richiederà una risposta adeguata da parte delle Case automobilistiche europee per mantenere la competitività nel mercato globale . Lo studio , in particolare , mette in evidenza il fatto che nel 2023 ben il 25 % degli automobilisti prenderebbe in considerazione l ’ acquisto di una vettura cinese e asiatica e , di questi , il 36 % lo farebbe in virtù di una elevata qualità percepita . Lo stesso valore , un anno prima , si fermava al 28 %: indice che il Made in China , ormai anche per le auto , non è più sinonimo di “ fatto in economia ”. ■
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