M ercato
In Italia il 30 % della forza lavoro delle aziende della componentistica sarà impattato dalla transizione elettrica
dare l ’ occupazione nella fase di transizione è stato lanciato un tavolo coordinato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ( MIMIT ) con il supporto di Anfia , che oltre ad AlixPartners ha visto la partecipazione di Stellantis , sindacati e Regioni . Duse ha spiegato : “ I lavori del tavolo si sono svolti tra dicembre 2023 e marzo 2024 e hanno espresso una proposta di Protocollo d ’ Intesa di respiro pluriennale con una lista di 20 interventi che coinvolgono istituzioni pubbliche e operatori privati , il tutto condensato in un piano organico finalizzato all ’ aumento di competitività del Sistema Paese e alla salvaguardia del settore in questa difficile transizione ”. Le tematiche affrontate sono state , ad esempio , gli incentivi alla domanda da legare all ’ impronta ecologica della produzione e l ’ accessibilità a fonti di finanziamento per il set-up di nuovi siti produttivi . Sul fronte degli operatori privati , sono citati possibili accordi tra operatori di filiera ( come per esempio Gruppi di acquisto per l ’ energia ) oppure la definizione di progetti di riconversione guidati da aziende “ capifiliera ”, che avrebbero un impatto positivo anche sul relativo ecosistema di sottofornitori .
Tecnologie evolute : Software Defined Vehicle ( SDV )
Nel pieno della transizione energetica e in un contesto di grande incertezza geopolitica ( con guerre e nuove elezioni in gran parte del mondo ), si affaccia nel frattempo una nuova disruption collegata al Software Defined Vehicle ( SDV ), un veicolo in cui alcune caratteristiche “ hard ” come la sicurezza , la protezione , la comodità e le prestazioni possono essere controllate e modificate da un software modificabile ( piuttosto che codificato ) attraverso aggiornamenti Over the Air . Si tratta di modificare le caratteristiche del veicolo dopo l ’ uscita dalla fabbrica del costruttore , molto più complesso quindi di un semplice aggiornamento del software già possibile su veicoli recenti . “ Dalla nostra survey sui Software Defined Vehicles ( SDVs ), che ha coinvolto 180 Executives in ambito automotive e tecnologico , emerge che il 25 % dei costruttori e il 9 % dei fornitori vede i SDVs disponibili in 1-2 anni , mentre la maggioranza ( intorno al 65 %) si attende che i veri SDVs si vedranno nei prossimi 3-4 anni ”, ha commentato Emanuele Cordone , Director dell ’ Automotive & Industrial team di AlixPartners . “ Questa tempistica è assai breve per l ’ industria automotive che ha cicli di sviluppo prodotto piuttosto lunghi basati su investimenti pluriennali rispetto invece all ’ approccio agile di sviluppo del software , ben consolidato nelle aziende tecnologiche , che ha tempi di sviluppo molto ridotti e si basa su evoluzioni incrementali . È necessario quindi un cambio di marcia per potere cogliere le opportunità del cambiamento tecnologico e di modello di business abilitato dalla transizione verso i SDVs , che peraltro richiede un mix di competenze diverse e con ancora maggiore focus su software ed elettronica , da ottenere anche valutando potenziali partnership con aziende tecnologiche ”.
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