PARTS Gennaio 2025 | Página 78

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La resa dei conti

Ottant ’ anni fa si concludeva il secondo conflitto mondiale : l ’ Europa , che allora fu devastata da una guerra fratricida , sta ripetendo gli stessi errori compiuti negli anni 30 , nei quali si rifiutò di guardare in faccia alla realtà , con un approccio dilettantistico e naïve che le fece perdere definitivamente la sua leadership nella civiltà occidentale . Solo l ’ intervento provvidenziale degli Stati Uniti evitò il peggio . Oggi , nonostante la lezione della storia , l ’ Unione Europea non riesce ad avere una visione d ’ insieme pragmatica e realista , dettando qua e là linee guida che più nessuno ascolta . Che piaccia o che non piaccia , il destino della nostra industria e del nostro benessere sono indissolubilmente legati a Washington ed ogni tentativo di sfuggire a questa logica non farà che aggravare la situazione socioeconomica e compromettere il nostro futuro
di Andrea Taschini
“ Il Capitano : […] pensate Woyzeck , avete ancora i vostri buoni trent ’ anni da vivere , trent ’ anni ! Fanno trecentosessanta mesi ! E giorni ! E ore ! Minuti ! Cosa volete combinare in questo tempo smisurato ? [...]”.

La parabola dell ’ Europa attuale assomiglia parecchio alla vicenda del soldato semplice Woyzeck nell ’ omonima pièce teatrale scritta nel 1837 da Georg Büchner , nella quale il protagonista disperato non sapendo come cavarsela si fa cavia per quattro soldi di un medico senza scrupoli e come potete immaginare il dramma finisce male , anzi , malissimo .

Domande ovvie ma senza risposte
Vedendoli nella vanitosa cornice di Davos , i leader europei presenti ( per la verità pochi rispetto ai ruggenti anni trascorsi ) sembravano
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