PARTS Aprile 2025 | Page 74

L ogistica

“ Remanufacturing”. Pertanto, non occorrono semplicemente le tecnologie di processo necessarie per effettuare la rifabbricazione vera e propria dei componenti, ma occorre innovare un intero sistema. Ciò porta alla necessità di nuovi modelli di business che tengano conto dell’ intero ciclo di vita del prodotto, inclusa la fase di recupero e rimessa a nuovo. Il processo di rifabbricazione è, infatti, caratterizzato da particolari fattori che richiedono una pianificazione diversa da quella utilizzata per i componenti tradizionali. Chi se ne occupa deve avere un buon controllo sulle fasi di progettazione e di utilizzo del prodotto, cioè le fasi del ciclo di vita che precedono il processo di rifabbricazione. Questo tipo di controllo può essere più efficacemente eseguito dagli OEM. Anche le fasi di rigenerazione devono essere concepite già nella fase di progettazione del componente nuovo. I progettisti devono infatti cercare di evitare componenti che non possano essere recuperati. Nella gestione e nelle pratiche attuali l’ aftermarket e le fasi End of Life sono solo vagamente collegati alla produzione principale e i miglioramenti che possono essere apportati al sistema sono ancora numerosi. Una gestione integrata dei sistemi di produzione dal nuovo al Reman fornirebbe un significativo vantaggio competitivo. In questo contesto, per gli OEM si apre addirittura l’ opzione di progettare le parti in modo che possano essere disassemblate solo attraverso specifici metodi e strumenti, in modo da escludere i produttori indipendenti dal processo di rigenerazione degli elementi originali. Infatti, l’ OES possiede rispetto all’ IAM una conoscenza superiore derivante dai reparti di primo impianto. Allo stesso modo, sono necessarie reti logistiche più affermate per il recupero dei prodotti in fine di vita, al fine che questi siano condotti ai centri di rifabbricazione e che i prodotti rigenerati vengano ridistribuiti sul mercato in maniera più snella ed efficace. Due delle caratteristiche principali che differenziano la produzione di nuovi prodotti dalla loro rifabbricazione sono l’ incertezza nel numero di carcasse recuperate dal mercato e la loro qualità. Al fine di rendere questi elementi meno svantaggiosi occorrerebbero maggiori investimenti nel processo di logistica inversa, e soprattutto una crescente sensibilizzazione sul tema. Dal punto di vista strategico, il business dei componenti Reman passa attraverso un
Occorre innovare un intero sistema. Servono nuovi modelli di business che tengano conto dell’ intero ciclo di vita del prodotto, inclusa la fase di recupero e rimessa a nuovo
processo decisionale particolarmente complesso che presenta numerosi vincoli e incertezze. In primo luogo, occorre prestare molta attenzione alla distinzione tra Reman IAM e OES sia sul mercato globale sia, più nello specifico, all’ interno del Gruppo stesso. Inoltre, gli accordi commerciali relativi ai prodotti Reman sono diversi da quelli che riguardano la vendita del nuovo. Di conseguenza, innovare il business model è un’ esigenza che si pone parallelamente alla scelta di spostarsi verso un’ economia che da lineare diventa circolare. Oggi ci si trova davanti a prodotti ideati nel passato secondo un modello di business totalmente diverso; occorre quindi allineare i progetti già esistenti alle esigenze presenti e progettare il nuovo in maniera diversa, prendendo in considerazione tutti i processi che si attivano dal momento in cui un componente risulta guasto e deve essere ritirato dal mercato. Per concludere, il Remanufacturing porta con sé almeno tre importanti sfide principali( Figura 6): lo sviluppo di tecnologie di processo per la rifabbricazione, l’ evoluzione del product design e l’ innovazione dei business model.
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