Panorama September 2016 issue | Page 14

14- Panorama ItalianCanadian - Settembre 2016 In cucina con Bettina Mangiare in dialetto! Il grande chef Ciccio Sultano ha cosi’ voluto trasmettere in questa frase la memoria storica della tradizione siciliana del cibo di strada: “Street Food” . Mangiare e’ cultura e quindi in Sicilia l’espressione piu’autentica di questo patrimonio parla il dialetto: “quarume”, “pani cunsatu”, “vavaluci”, “sfinciuni” , “purpo e cicireddi”, “pani ca’meusa “ etc. La citta’ di Palermo e’ stata identificata come emblema della complessita’ del mediterraneo, amalgama e concentrato di culture di epoche e diverse provenienze culturali da dove nasce la tradizione del “manciuliari” . Nei mercati digrascia, Ballarò, Vucciria e Borgo, i buffittieri non sono scomparsi. Il rito sacro di cibarsi in questi luoghi viene accompagnato spesso e volentieri alla pratica del “curtigghiu” , ovvero lo spettegolare tra persone che si incontrano giornalmente per mangiare un boccone insieme. I cibi di strada palermitana non sono facili a replicare fuori del luogo; i sapori non saranno mai autentici. Comunque come piatti per “mangiare in dialetto” propongo queste ricette siciliane: MACCU DI FAVI – per 4 persone: 300 grammi di fave secche oppure anche surgelate decorticate; un mazzetto di finocchietto (fresh dill); olio extra vergine q.b.; sale & pepe a gusto; per pasta: maltagliati. Ammorbidire le fave secche in acqua per almeno un ora oppure procedete con la cottura se usate le fave surgelate. Mettere le fave in un pentola e coprite con acqua e poco sale. Anggiungere il finocchietto spezzettato e fate cuocere a fuoco basso, coperte . Le fave saranno cotte quando si schiacciano facilmente con un cucchiao di legno. A questo punto continuate a mescolare con il cucchiaio in tal modo di ottenere un pure’ denso e cremoso. Il maccu e’ pronto per servire in tavola, con un filo di olio e pepe nero macinato fresco. Oppure si puo’ condire la pasta, come i maltagliati, insieme a ricotta fresca o conditi con pecorino macinato. PANI CUNZATU – per 6 persone: 800 gr di pane casereccio; 400 gr di pomodoro ciliegino ( cherry tomatoes); 200 gr di formaggio primo sale o la tuma’ ; 60 gr di filetti di alici sottolio; oregano secco q.b ; oilo EVO q.b. Lavate i pomodorini, asciugateli, divideteli in più parti e conditeli con un pizzico di sale. Affettate il formaggio ed eliminate l’olio dalle acciughe. Utilizzate il pane ancora caldo, oppure scaldate il pane in padella o nel forno per pochi minuti, quindi dividetelo a metà e conditelo con l’origano secco e abbondante olio extravergine di oliva. Completate adagiando sul pane i pomodori, le fette di formaggio e i filetti di alici. Chiudete il pane e servite ancora caldo. COZZI CU L’AGGHIU ( COZZE CON AGLIO) - Per 4 persone: 1kg di cozze ; ½ cipolla; 6 grossi spicchi d’aglio ; 1 mazzetto di prezzemolo; pangrattato; olio, sale & pepe. Pulite le cozze, lessatele affinche si aprano e sistematele in una teglia da forno. Fate rosolare il trito di aglio e cipolla, aggiungete il prezzemolo tritato, sale, pepe e poco olio; mesclato tutto bene e dividete questo compost su ogni cozza. Poi cospargete di pangrattato ed infornare a 350F. Sarano pronte quando la crosta sara’ appena dorata e servite con pane casereccio e del buon vino bianco! VISCOTTA TETU’ : 500gr di farina 00; 150 gr di mandorle pelate e tritate finimente; 150 di strutto ( Tenderflake); 150 gr di zucchero semolato; 1 uovo; 2 albumi; 10 gr di bicarbonato; 1 bustina di vanillina; 250 gr di zucchero a velo; cacao amaro in polvere; latte e sale. Preparazione: Setacciate la farina con il bicarbonato; aggiungere l’uovo, un pizzico di sale, lo zucchero semolato, la vanillina, lo strutto e le mandorle tritate finimente ed impastare tutto, aggiungendo poca per volta il latte tiepido per ottenere un composto morbido. Fate riposare per 30 minuti nel frigo coperta con il cellofane. N el frattempo preparate due glasse: sbattere gli albumi bene e incorporare lo zucchero a velo facendo scendere da un setaccino. Quindi mescolate con un frustina per 10 minuti fino ad ottenere una crema liscia e densa . Dividete la crema in due ciotole, aggiungete 3 cucchiai di cacao in una di essa e mettete da parte. Per preparare i biscotti: prendere la pasta e ricavate dei rotolini e staccatene delle palline poco piu’ grandi di una noce e ponete in una teglia rivestita da carta forno. Infornate a 170C per circa 30 minuti. Sfornate e fare intiepidire i biscotti, spennelate i biscotti con le due glasse e lasciate asciugare in forno a 150C per almeno 8 minuti.. Un appuntamento alla prossima edizione con Mangiare in dialetto :Calabria Il coro giovanile citta’ di Schio in concerto al Veneto Centre Si è conclusa con un concerto al Veneto Centre di Vaughan la tournèe canadese del Coro Giovanile Città di Schio. Nato del 1998, il coro è formato da circa 50 ragazzi di età compresa fra i 3 e i 25 anni, divisi in tre sezioni: i Piccoli Coristi, le Voci Bianche e la sezione giovanile Young Voices. Di quest’ultima faceva parte la maggior parte del gruppo giunto in Canada su invito dei “Petit Chanteurs” di Laval, nel Quebec. Oltre che nella cittadina quebecchese il Coro veneto si è esibito a Quebec City, Trois Rivieres, Montreal ed O t t a w a . “Per noi è stata una magnifica avvenutura – ha commentato la direttrice Stefania Lanaro – anche perchè si tratta della prima esperienza oltre oceano”. Negli ultimi anni il Coro Giovanile città di Schio ha Foto sopra e sotto: I giovani concertisti al Veneto Centre di Woodbridge. ottenuto numerosi riconoscimenti, fra i quali “la Fascia d’Oro” nella categoria giovanile al concorso di Quartiano (Lodi) e un secondo posto al Concorso Internazionale di Riccione e nello stesso concorso il primo premio per il miglior repertorio. Risotto calabrese a Isola della Scala CATANZARO, 19 SET - C'era anche una rappresentanza della Calabria del riso e del vino d'alta qualità, a Isola della Scala-Verona per la Fiera del Riso e il VI Concorso nazionale "Il Risotto del Sommelier".Fra i sette partecipanti selezionati, insieme alle rappresentanze di Marche, Veneto, Romagna ed Emilia, è stato protagonista dell'evento, anche Michele Alessio, chef del ristoranteagriturismo Cascina di Fiore di San Giovanni in Fiore. Affiancato dal fratello Antonello (provetto sommelier), il ventiseienne Michele Alessio ha preparato in diretta, davanti al pubblico ed alle telecamere, il suo risotto mantecato con Pecorino crotonese Dop doppia stagionatura, fichi dottati di Cosenza Igp e scorzetta di cedro di Calabria. Ad esaltare il piatto, Antonello Alessio ha scelto l'abbinamento con l'Efeso 2015 delle Cantine Librandi di Cirò Marina, da uva Mantonico, già segnalato, all'epoca, da Luigi Veronelli. "Si è trattato di un'occasione imperdibile - ha affermato presidente dell'Associazione italiana sommelier (Ais) della Calabria, Maria Rosaria Romano, presente all'evento di Isola della Scala - anche per rimarcare che, nella nostra terra, c'è una tradizione importante e secolare di riso e risaie che i sommelier dell'Ais sono impegnati a valorizzare. La Calabria è la regione risicola più meridionale d'Italia e oggi può vantare una cucina in grado di mettere in luce anche questo prodotto insieme ai vini di qualità che impreziosiscono la gastronomia, specie quella più identitaria".