I Borgia: I Papi spagnoli a Roma
Borgia appartenevano
ad una antica casata di
origine aragonese, nel
regno di Valencia, in
Spagna, risalente al 12mo
secolo. Nel corso del
quindicesimo e sedicesimo
secolo divennero una delle
famiglie piu’ influenti d’Italia
allorquando, verso la meta’ del
15mo secolo, dalla Spagna si
trasferironoa a Roma al seguito
del cardinale Alfonso Borja che,
nel 1455, venne eletto Papa con
il nome di Callisto III . Da
notare che il cognome Borja fu
italianizzato in “Borgia” da
Alonzo cardinale a Roma. I
membri di questa famiglia con i
loro intrighi spesso definiti
torbidi, dominarono la scena
italiana a cavallo tra il XV e il
XVI secolo, grazie allo sfrenato
nepotismo prima di Papa
Callisto(Alonzo Borja) e poi di
suo nipote Rodrigo Borgia,
eletto al soglio pontificio nel
1492 con il nome diAlessandro
VI. Quest’ultimo cercò di
favorire, con ogni mezzo, i figli
e gli altri parenti tutti. Numerosi
episodi oscuri, spesso ingigantiti
dai loro oppositori,
caratterizzarono il pontificato di
Alessandro, fornendo materiale
per una sterminata letteratura nei
secoli a venire: dal libertinaggio
nel Palazzo Apostolico, ai
presunti amori incestuosi, dai
delitti verso gli oppositori o i più
ricchi cardinali della Curia
romana(per incamerarne gli
averi), fino anche al supposto
fratricidio di Giovanni da parte
di Cesare. Ombre che si
addensarono anche nelle
campagne militari del Valentino
(Cesare Borgia detto il
Valentino), temuto per la sua
ferocia, o nella turbolenta vita
matrimoniale di Lucrezia
Borgia.
I
PAPA CALLISTO III al secolo
Alonso Borja
L’epopea dei Borgia in Italia
inizia con Alonso Borja,
arcivescovo
di
Valencia(in
Spagna) Questi e’ mandato a
Roma dal suo re, Alfonso
infatti il suo fu un papato breve
(meno di 3 anni) e grigio come lui
era. Prese il nome di Papa Callisto
III e per prima cosa volle accanto
a se i suoi 2 nipoti prediletti:
Pedro , arrogante e prepotente e
Rodrigo, il piu’ brillante, affabile,
eloquente, che sapeva farsi
benvolere e predestinato alla
carriera ecclesiastica. Per tale
motivo era stato avviato a lunghi e
complicati
studi
di
giurisprudenza
che aveva
superato alla grande. A soli 25
anni lo zio Papa Callisto III lo
nomina cardinale e Cancelliere di
Santa Romana Sede
PAPA ALESSANDRO VI
al secolo Alessandro Borgia
d’Aragona, a perorare presso il
Santo Pontefice una sua causa:
“gia’ re di Sicilia, desiderava
cingere anche la corona di Re di
Napoli “e per questo si rendeva
necessaria l’approvazione del
papato. L’affare ando’ in porto e
per ricompensa il buon Alonso
Borja ottenne dal suo re un
palazzo e dal Papa il cappello
cardinalizio. Alonzo Borja era un
uomo che aveva passato la sua
vita tra i libri a studiare
giurusprudenza;
era
un
ecclesiastico severo e frugale ;
devolveva buona parte dei suoi
proventi in beneficenza; non
aveva amanti ne passioni per
l’arte ne per il teatro; rifuggiva la
vita mondana; si trovava a suo
agio tra i libri, documenti e vecchi
codici ma, per quanto austero e
grigio, non si sottraeva agli usi del
“nepotismo”. Quando fu eletto
pontefice , nel 1455, primo a
restarne sorpreso era stato lui
stesso. Era gia’ vecchio e
malaticcio e fu appunto questa la
causa della sua elezione. Doveva
essere un Papa di transito ed
Rodrigo Borgia era giunto in
Italia giovanissimo al seguito
dello zio Cardinale Alfonso.
Giovane
di
bell’aspetto,
eloquente,
diplomatico
e
convincente oltre che gran
conoscitore dei libri sacri. Studia
giurisprudenza
presso
l’universita’ di Bologna e si
laurea in legge “ cum summa
laude.” A 25 anni lo zio Callisto
III lo nomina
cardinale e
Cancelliere della Santa Sede; nel
1468 e’ ordinato sacerdote e , tre
anni dopo, consacrato vescovo-
Cesare fu il
primo figlio di
Rodrigo Borgia
con Vannozza Cattanei,
nasce il 13 settembre
1475. Secondo le
disposizioni del padre fu
iniziato alla carriera
ecclesiastica, tanto che non
appena si laureò, suo padre
lo fece cardinale.
Crescendo, divenne anche
un uomo abile sia in
politica sia in guerra. Come
militare si mise al servizio
del re di Francia Luigi XII ,
che lo nominò duca di
Valentinois, da cui deriva il
suo soprannome de «il
Cesare Borgia
Valentino». Con le truppe
pontificie invase vari stati
presenti in Romagna, sconfiggendone i signori, riunificandone i territori e venendo
nominato duca di Romagna dal padre nel 1501. Figura di spicco nel Rinascimento
italiano, colpì molto l'opinione pubblica dell'epoca, per la sua rapida ascesa a livello
militare, per l'astuzia con cui si vendicò dei nemici, e per la maestria con cui
amministrò la Romagna, oltre che per i complotti di cui venne accusato assieme al
padre. Niccolo’ Macchiavelli si ispirò a lui per la sua famosa opera “Il Principe”.
Dopo la morte di suo padre Alessandro VI perse gran parte della sua influenza e
osteggiato da nemici perse i suoi possedimenti in Italia, venne incarcerato. Riusci ad
evadere e a rifugiarsi in Spagna al servizio di suo cognato Giovanni III di Navarra.
Mori`a Viana il 12 Marzo del 1507.
cardinale di Albano. Alla morte di
zio Callisto Rodrigo serve,
sempre come Cancelliere, sotto
altri 4 Papi durante il pontificato
dei quali acquisisce grande
esperienza
in
campo
amministrativo, grande influenza
e, soprattutto, grande ricchezza.
Fu uno dei papi rinascimentali più
controversi, anche per aver
riconosciuto la paternità di vari
figli illegittimi, fra cui i famosi
Cesare e Lucrezia Borgia, tanto
che il suo cognome “ Borgia” è
diventato
sinonimo
di
libertinismo e nepotismo, che
sono
tradizionalmente
considerati
come
le
caratteristiche del suo pontificato.
Rodrigo fin dalla giovane eta’ ha
una condotta di vita dissoluta;
quando arriva a Roma ha gia’ un
figlio illegittimo; dal 1457 la
carica di Cancelliere della Santa
Sede gli permette di diventare il
cardinale piu’ influente e il
secondo piu’ ricco di Roma,
condizione che gli permette di
continuare la sua vita licenziosa
con numerose amanti. E’ solo dal
1460 che si concede una amante
fissa : la nobildonna romana
Giovanna Cattanei dalla quale ha
4 figli: Giovanni, Cesare,
Lucrezia e Goffredo . Nel 1494,
due anni dopo essere stato eletto
Papa ( a suon di monete) , lascia la
Cattanei e si innamora di Giulia
Farnese di 40 anni piu’ giovane di
Lui, appartenente ad un illustre
casato e regolarmente sposata con
Orsino Orsini. Nella Roma del
XV secolo e’ cosa piu’ che
normale che un cardinale fosse un
uomo di mondo(tranne qualche
eccezione) corteggiato dalle
donne anche per il titolo: un
cardinale era un “Principe della
chiesa” e come tale godeva di un
notevole potere e anche di
notevoli rendite economiche ,
cosa che lo rendeva piu’
appetitibile. In campo religioso
Alessandro VI si dimostrò sempre
un pontefice devoto e attento
difensore dell'ortodossia. Non si
fece promotore di quella riforma
ecumenica della Chiesa da molti
invocata (in sèguito alla morte del
figlioGiovanni nel1497 , tuttavia,
fu colto da una crisi di coscienza
in cui promise di impegnarsi per
riformare la Chiesa, progetto che
però rimase lettera morta). Il
Borgia difese i diritti della Chiesa
contro le prepotenze di duchi e
baroni
e
dispose
alcuni
provvedimenti volti a migliorare
la condizione morale di alcuni
enti monastici: Nel giugno del
1493 incarico’ il suo nunzio
apostolico in Inghilterra Adriano
de Corneto, di riformare le Chiese
e i monasteri di quel paese;
Alessandro VI favori’ anche
disegni di riforma in Francia e in
Spagna mentre nei Paesi Bassi
(Belgio, Olanda e Lussemburgo)
difese strenuamente i privilegi
ecclesiastici contro le autorita’
laiche di quesi paesi. Alessandro
VI fu il primo papa a interessarsi
del nuovo continente americano
(scoperto da Cristoforo Colombo
nel 1492: Papa anno dell’ascesa al
soglio pontificio) favorendo la
conversione degli indigeni alla
religione cattolica. In Europa
prese provvedimenti contro
maghi e streghe (seguendo così la
politica
del
predecessore,
Innocenzo VIII), mentre protesse
gli Ebrei dei quali si servì per
ottenere prestiti per finanziare le
campagne militari di suo figlio
Cesare. La vita e il papato di
Alessandro VI. furono improntati
alla dissolutezza, all'accumulo
delle richezze e al nepotismo, fu
però anche mecenate di umanisti e
artisti e, come lo descrissero due
dei suoi successori, Papa Sisto V e
Papa Urbano VIII, “uno dei Papi
piu’ importanti dopo San Pietro”.
Lucrezia terza figlia
del cardinale Rodrigo
Borgia e della Cattanei,
nacque a Subiaco il 18 aprile del 1480.
Educata nelle arti e nelle lettere, venne
fatta sposare all'età di tredici anni con il
conte di Pesaro, Giovanni Sforza, per
motivi politici. Durante la giovinezza fu
coinvolta in una serie di scandali. Nel
1497, suo padre,il Papa Alessandro fece
annullare le nozze. Il di lei marito accuso`
il suocero(Papa Alessandro VI) di averlo
fatto solo per poter liberamente abusare
della figlia All'accusa d'incesto con il
padre, che si ripercosse molto
sull'immagine pubblica della ragazza in
Italia e Europa, si aggiunsero quella di
Lucrezia Borgia
incesto fraterno e quella più generica di
essere una donna di facili costumi Alcuni
cronisti riferirono che ebbe un figlio illegittimo. ] Nel 1500 il suo secondo marito,Alfonso
d’Aragona, fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia, dopo un cambio di
alleanze che aveva avvicinato i Borgia al re di Francia. A Ferrara dove si trasferì in seguito
al suo terzo matrimonio con Alfonso d’Este, creò un circolo culturale a cui parteciparono
numerosi letterati famosi del momento fra I quali Ludovico Ariosto. Divenuta duchessa,
durante i periodi di assenza, il marito le affidò più volte la reggenza del ducato, in cui
Lucrezia offrì al duca «buoni e grandi servizi» tanto che fu elogiata e definita “una perla in
questo mondo” Durante le tribolazioni della guerra, si accentuò il suo lato religioso che
aveva manifestato più volte in alcuni periodi della sua vita: incominciò a indossare il cilicio
e s'iscrisse al Terz’ordine Francescano fondando anche il Monte di Pieta’ di Ferrara. Morì
il 24 giugno 1519, per complicazioni dovute al parto. Le accuse di corruzione morale
sparite durante la sua vita a Ferrara, ripresero dopo la sua morte e tramandate alle cronache
da numerosi oppositori dei Borgia.
Dopo la morte di Alessandro VI ebbe inizio la decadenza della famiglia e molti dei suoi membri tornarono in Spagna. Gli scandali del papato ai tempi di
Alessandro VI e dei suoi successori fecero maturare il malcontento e il desiderio di riforma negli ambienti più conservatori dell'Europa del nord,
sfocianti di lì a poco nel protestantesimo di Martin Lutero. In seguito un pronipote di Alessandro VI, Francesco Borgia (1510-1572), divenne Generale
dei Gesuiti e fu poi proclamato santo di Santa Romana Chiesa
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Panorama Febbraio/Marzo 2019