Panorama Panorama February:March 2019 | Page 8

I Borgia: I Papi spagnoli a Roma Borgia appartenevano ad una antica casata di origine aragonese, nel regno di Valencia, in Spagna, risalente al 12mo secolo. Nel corso del quindicesimo e sedicesimo secolo divennero una delle famiglie piu’ influenti d’Italia allorquando, verso la meta’ del 15mo secolo, dalla Spagna si trasferironoa a Roma al seguito del cardinale Alfonso Borja che, nel 1455, venne eletto Papa con il nome di Callisto III . Da notare che il cognome Borja fu italianizzato in “Borgia” da Alonzo cardinale a Roma. I membri di questa famiglia con i loro intrighi spesso definiti torbidi, dominarono la scena italiana a cavallo tra il XV e il XVI secolo, grazie allo sfrenato nepotismo prima di Papa Callisto(Alonzo Borja) e poi di suo nipote Rodrigo Borgia, eletto al soglio pontificio nel 1492 con il nome diAlessandro VI. Quest’ultimo cercò di favorire, con ogni mezzo, i figli e gli altri parenti tutti. Numerosi episodi oscuri, spesso ingigantiti dai loro oppositori, caratterizzarono il pontificato di Alessandro, fornendo materiale per una sterminata letteratura nei secoli a venire: dal libertinaggio nel Palazzo Apostolico, ai presunti amori incestuosi, dai delitti verso gli oppositori o i più ricchi cardinali della Curia romana(per incamerarne gli averi), fino anche al supposto fratricidio di Giovanni da parte di Cesare. Ombre che si addensarono anche nelle campagne militari del Valentino (Cesare Borgia detto il Valentino), temuto per la sua ferocia, o nella turbolenta vita matrimoniale di Lucrezia Borgia. I PAPA CALLISTO III al secolo Alonso Borja L’epopea dei Borgia in Italia inizia con Alonso Borja, arcivescovo di Valencia(in Spagna) Questi e’ mandato a Roma dal suo re, Alfonso infatti il suo fu un papato breve (meno di 3 anni) e grigio come lui era. Prese il nome di Papa Callisto III e per prima cosa volle accanto a se i suoi 2 nipoti prediletti: Pedro , arrogante e prepotente e Rodrigo, il piu’ brillante, affabile, eloquente, che sapeva farsi benvolere e predestinato alla carriera ecclesiastica. Per tale motivo era stato avviato a lunghi e complicati studi di giurisprudenza che aveva superato alla grande. A soli 25 anni lo zio Papa Callisto III lo nomina cardinale e Cancelliere di Santa Romana Sede PAPA ALESSANDRO VI al secolo Alessandro Borgia d’Aragona, a perorare presso il Santo Pontefice una sua causa: “gia’ re di Sicilia, desiderava cingere anche la corona di Re di Napoli “e per questo si rendeva necessaria l’approvazione del papato. L’affare ando’ in porto e per ricompensa il buon Alonso Borja ottenne dal suo re un palazzo e dal Papa il cappello cardinalizio. Alonzo Borja era un uomo che aveva passato la sua vita tra i libri a studiare giurusprudenza; era un ecclesiastico severo e frugale ; devolveva buona parte dei suoi proventi in beneficenza; non aveva amanti ne passioni per l’arte ne per il teatro; rifuggiva la vita mondana; si trovava a suo agio tra i libri, documenti e vecchi codici ma, per quanto austero e grigio, non si sottraeva agli usi del “nepotismo”. Quando fu eletto pontefice , nel 1455, primo a restarne sorpreso era stato lui stesso. Era gia’ vecchio e malaticcio e fu appunto questa la causa della sua elezione. Doveva essere un Papa di transito ed Rodrigo Borgia era giunto in Italia giovanissimo al seguito dello zio Cardinale Alfonso. Giovane di bell’aspetto, eloquente, diplomatico e convincente oltre che gran conoscitore dei libri sacri. Studia giurisprudenza presso l’universita’ di Bologna e si laurea in legge “ cum summa laude.” A 25 anni lo zio Callisto III lo nomina cardinale e Cancelliere della Santa Sede; nel 1468 e’ ordinato sacerdote e , tre anni dopo, consacrato vescovo- Cesare fu il primo figlio di Rodrigo Borgia con Vannozza Cattanei, nasce il 13 settembre 1475. Secondo le disposizioni del padre fu iniziato alla carriera ecclesiastica, tanto che non appena si laureò, suo padre lo fece cardinale. Crescendo, divenne anche un uomo abile sia in politica sia in guerra. Come militare si mise al servizio del re di Francia Luigi XII , che lo nominò duca di Valentinois, da cui deriva il suo soprannome de «il Cesare Borgia Valentino». Con le truppe pontificie invase vari stati presenti in Romagna, sconfiggendone i signori, riunificandone i territori e venendo nominato duca di Romagna dal padre nel 1501. Figura di spicco nel Rinascimento italiano, colpì molto l'opinione pubblica dell'epoca, per la sua rapida ascesa a livello militare, per l'astuzia con cui si vendicò dei nemici, e per la maestria con cui amministrò la Romagna, oltre che per i complotti di cui venne accusato assieme al padre. Niccolo’ Macchiavelli si ispirò a lui per la sua famosa opera “Il Principe”. Dopo la morte di suo padre Alessandro VI perse gran parte della sua influenza e osteggiato da nemici perse i suoi possedimenti in Italia, venne incarcerato. Riusci ad evadere e a rifugiarsi in Spagna al servizio di suo cognato Giovanni III di Navarra. Mori`a Viana il 12 Marzo del 1507. cardinale di Albano. Alla morte di zio Callisto Rodrigo serve, sempre come Cancelliere, sotto altri 4 Papi durante il pontificato dei quali acquisisce grande esperienza in campo amministrativo, grande influenza e, soprattutto, grande ricchezza. Fu uno dei papi rinascimentali più controversi, anche per aver riconosciuto la paternità di vari figli illegittimi, fra cui i famosi Cesare e Lucrezia Borgia, tanto che il suo cognome “ Borgia” è diventato sinonimo di libertinismo e nepotismo, che sono tradizionalmente considerati come le caratteristiche del suo pontificato. Rodrigo fin dalla giovane eta’ ha una condotta di vita dissoluta; quando arriva a Roma ha gia’ un figlio illegittimo; dal 1457 la carica di Cancelliere della Santa Sede gli permette di diventare il cardinale piu’ influente e il secondo piu’ ricco di Roma, condizione che gli permette di continuare la sua vita licenziosa con numerose amanti. E’ solo dal 1460 che si concede una amante fissa : la nobildonna romana Giovanna Cattanei dalla quale ha 4 figli: Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo . Nel 1494, due anni dopo essere stato eletto Papa ( a suon di monete) , lascia la Cattanei e si innamora di Giulia Farnese di 40 anni piu’ giovane di Lui, appartenente ad un illustre casato e regolarmente sposata con Orsino Orsini. Nella Roma del XV secolo e’ cosa piu’ che normale che un cardinale fosse un uomo di mondo(tranne qualche eccezione) corteggiato dalle donne anche per il titolo: un cardinale era un “Principe della chiesa” e come tale godeva di un notevole potere e anche di notevoli rendite economiche , cosa che lo rendeva piu’ appetitibile. In campo religioso Alessandro VI si dimostrò sempre un pontefice devoto e attento difensore dell'ortodossia. Non si fece promotore di quella riforma ecumenica della Chiesa da molti invocata (in sèguito alla morte del figlioGiovanni nel1497 , tuttavia, fu colto da una crisi di coscienza in cui promise di impegnarsi per riformare la Chiesa, progetto che però rimase lettera morta). Il Borgia difese i diritti della Chiesa contro le prepotenze di duchi e baroni e dispose alcuni provvedimenti volti a migliorare la condizione morale di alcuni enti monastici: Nel giugno del 1493 incarico’ il suo nunzio apostolico in Inghilterra Adriano de Corneto, di riformare le Chiese e i monasteri di quel paese; Alessandro VI favori’ anche disegni di riforma in Francia e in Spagna mentre nei Paesi Bassi (Belgio, Olanda e Lussemburgo) difese strenuamente i privilegi ecclesiastici contro le autorita’ laiche di quesi paesi. Alessandro VI fu il primo papa a interessarsi del nuovo continente americano (scoperto da Cristoforo Colombo nel 1492: Papa anno dell’ascesa al soglio pontificio) favorendo la conversione degli indigeni alla religione cattolica. In Europa prese provvedimenti contro maghi e streghe (seguendo così la politica del predecessore, Innocenzo VIII), mentre protesse gli Ebrei dei quali si servì per ottenere prestiti per finanziare le campagne militari di suo figlio Cesare. La vita e il papato di Alessandro VI. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, fu però anche mecenate di umanisti e artisti e, come lo descrissero due dei suoi successori, Papa Sisto V e Papa Urbano VIII, “uno dei Papi piu’ importanti dopo San Pietro”. Lucrezia terza figlia del cardinale Rodrigo Borgia e della Cattanei, nacque a Subiaco il 18 aprile del 1480. Educata nelle arti e nelle lettere, venne fatta sposare all'età di tredici anni con il conte di Pesaro, Giovanni Sforza, per motivi politici. Durante la giovinezza fu coinvolta in una serie di scandali. Nel 1497, suo padre,il Papa Alessandro fece annullare le nozze. Il di lei marito accuso` il suocero(Papa Alessandro VI) di averlo fatto solo per poter liberamente abusare della figlia All'accusa d'incesto con il padre, che si ripercosse molto sull'immagine pubblica della ragazza in Italia e Europa, si aggiunsero quella di Lucrezia Borgia incesto fraterno e quella più generica di essere una donna di facili costumi Alcuni cronisti riferirono che ebbe un figlio illegittimo. ] Nel 1500 il suo secondo marito,Alfonso d’Aragona, fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia, dopo un cambio di alleanze che aveva avvicinato i Borgia al re di Francia. A Ferrara dove si trasferì in seguito al suo terzo matrimonio con Alfonso d’Este, creò un circolo culturale a cui parteciparono numerosi letterati famosi del momento fra I quali Ludovico Ariosto. Divenuta duchessa, durante i periodi di assenza, il marito le affidò più volte la reggenza del ducato, in cui Lucrezia offrì al duca «buoni e grandi servizi» tanto che fu elogiata e definita “una perla in questo mondo” Durante le tribolazioni della guerra, si accentuò il suo lato religioso che aveva manifestato più volte in alcuni periodi della sua vita: incominciò a indossare il cilicio e s'iscrisse al Terz’ordine Francescano fondando anche il Monte di Pieta’ di Ferrara. Morì il 24 giugno 1519, per complicazioni dovute al parto. Le accuse di corruzione morale sparite durante la sua vita a Ferrara, ripresero dopo la sua morte e tramandate alle cronache da numerosi oppositori dei Borgia. Dopo la morte di Alessandro VI ebbe inizio la decadenza della famiglia e molti dei suoi membri tornarono in Spagna. Gli scandali del papato ai tempi di Alessandro VI e dei suoi successori fecero maturare il malcontento e il desiderio di riforma negli ambienti più conservatori dell'Europa del nord, sfocianti di lì a poco nel protestantesimo di Martin Lutero. In seguito un pronipote di Alessandro VI, Francesco Borgia (1510-1572), divenne Generale dei Gesuiti e fu poi proclamato santo di Santa Romana Chiesa 8 Panorama Febbraio/Marzo 2019