Panorama Panorama December 2018 | Página 8

Una Voce per Padre Pio Sollievo della sofferenza umana in Costa d’Avorio “Abbiamo deciso di sostenere l’organizzazione “Une Voix pour Padre Pio” perche’ la abbiamo ritenuta un’organizzazione che non si limita ad aiutare quanti hanno bisogno ma si adopera per far si che questi, dopo una spinta iniziale, riescano ad aiutare loro stessi ed altri” a dirlo e la signora Dolores Franco poveri, degli emarginati, di chi vive nell’emarginazione sociale ed economica. Fondata in Italia nel 2008, riconosciuta dalle autorita’ competenti in Italia, e’ ufficialmente riconosciuta in Canada nel 2018 come ente “non-profit” e dotata da Canada Revenue Agency dei requisiti Nella foto: da sin. Enzo Palumbo, direttore di “Une Voix pour Padre Pio” e Dolores Franco, al centro Roberto Bandiera che da una donazione per Panorama ItalianCanadian che da ben 5 anni sostiene la causa di “Une Voix pour Padre Pio”. Cos’e ’“Une Voix pour Padre Pio”? Ce lo ha raccontato Enzo Palumbo direttore dell'organizzazione, nel corso di una conferenza stampa a Woodbridge E’ un ente umanitario assolutamente laico che si ispira al pensiero di San Pio da Pietrelcina di “Sollievo della sofferenza umana”. Un’organizzazione dedicata al servizio dei necessari per eccettare donazioni . La Voce per Padre Pio inizia la sua missione nel 2012 in Costa d’Avorio(Africa) con l’inaugurazione della “Maison Padre Pio”: un orfanotrofio , un progetto “casa famiglia” che accoglieva inizialmente una trentina di minori provenienti da diverse aree povere della Costa d’Avorio. Si tratta di bimbi abbandonati provenienti da famiglie in situazione di gravi disagi socio- economici e che nella Maison trovano un ambiente familiare: accuditi, protetti e tutelati, dove ci si adopera per renderli adulti istruiti e autosufficienti grazie a programmi individuali atti a facilitare il processo di recupero psicologico e sociale. All’arrivo tanti bambini presentano gravi forme di malnutrizione che ne compromettono lo sviluppo fisico e psichico. Attualmente l’orfanotrofio ospita una settantina di minori. Nel 2016 l’organizzazione crea, sempre in Costa d’Avorio , un villaggio dove accoglie bambini e adulti con handicap fisici e mentali. Nel villaggio i residenti e quanti lo frequentano ricevono assistenza medica ed hanno la possibilita’ di vivere in un’atmosfera accogliente che consente loro uno sviluppo creativo e di migliorare le loro capacita’ comunicative e didattiche. Dare una istruzione significa fornire a queste persone la capacita’ e la potenzialita’ che li porteranno all’indipendenza economica e all’affermazione sociale. In collaborazione con il “Centro Don Orione” e’ stato realizzato un progetto che prevede l’accesso di 100 giovani a cosrsi gratuiti per una formazione professionale in settori specifici: idraulico, elettricista, muratore, carpentiere e meccanico. In altre parole, come diceva un famoso filosofo cinese,” Ad un affamato se gli do a mangiare dei pesci gli risolvo il problema per una volta; se gli insegno a pescare gli avro’ risolto il problema fino a che ci saranno pesci in mare.” Dal 2012 si e’ creato un piano per l’autosufficienza delle opere attive. Grazie al sostegno di un filantropo torontino, il signor Mario Romano, sono stati acquistati dei terreni agricoli per la produzione di “caucciu” , alberi di palma e verdure. Si prevede anche l’allestimento di allevamenti di bestiame vario: mucche, anitre, maiali, polli e tant’altro. Cio’ permetterebbe di reddito a beneficio dell’organizzazione. Per finire di pagare i terreni a c q u i s t a t i , l’organizzazione necessita di circa mezzo milione di dollari. Un altro progetto importante e’ la realizzazione di una clinica medica attrezzata adeguatamente per curare in loco quanti necessitao di cure particolari. Fino ad sopravvivere. Medici italiani hanno suggerito la creazione della clinica medica all’interno del villaggio dove ogni mese si recherebbero una quindicina di medici a curare in loco, e quindi senza perdita di tempo, non solo bambini ma anche adulti bisognosi di cure mediche. Una voce per Padre Pio : Un progetto in Il villaggio e paarticolari dell'interno fornire carni, uova, latte ed altro ai bambini e ai residenti delle strutture dell’organizzazione e vendere l’eccedenza fuori dalle strutture creando oggi dalla Costa d’Avorio sono stati trasferiti per cure mediche in Italia,in media, una decina di bambini gravemente ammalati. Non tutti sono riusciti a Costa dAvorio che genera una serie di progetti atti ad alleviare la sofferenza umana. Panorama ItalianCanadian rivista non-profit augura ai lettori e sostenitori Felice Natale e un Prospero e Santo 2019 ed invita a donare ai piu' bisognosi per il sollievo della sofferenza umana sia in Costa d'Avorio che in tutte le parti del mondo come ha insegnato Santo Padre Pio Roberto Bandiera 8 Enzo Di Mauro Panorama Dicembre 2018