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CITIZENSHIP ACT CANADA: CAMBIANO LE REGOLE
ROMA\ aise\ - Sono in vigore
da oggi, 11 ottobre, alcune
significative modifiche
al Citezenship Act canadese, che
interessano anche gli italiani che
risiedano nel Paese e che ne
vogliano acquisire
la cittadinanza.
Annunciate lo scorso 4 ottobre
dal ministro dell'Immigrazione,
dei Profughi e della Cittadinanza
di Ottawa, Ahmed Hussen, come
parte dell'impegno del governo
Trudeau per una maggior
flessibilità rispetto a coloro che
vorrebbero acquisire la
cittadinanza canades e, le
modifiche al già esistente
Citezenship Act sono state
recepite attraverso l'adozione
dell'atto di legge C-6.
Effettiva a partire da oggi, la
legge segna un forte
cambiamento rispetto al passato,
poiché revoca i provvedimenti
contenuti nella legge C-24, che
individuava la presenza fisica,
l'età e la conoscenza della lingua
come prerequisiti per chiedere la
cittadinanza. I nuovi requisiti
saranno invece più flessibili sia
per i giovani sia per gli
immigrati anziani, con
l’obiettivo di rendere più facile e
veloce il procedimento per
coloro che hanno già cominciato
a costruire la propria vita sul
suolo canadese.
Alcuni dei vantaggi della nuova
legge sono: regolare l'assetto
degli anni da cinque a tre per il
reddito (in base all'Income Tax
Act) così da poter bilanciare la
presenza fisica sul suolo
canadese; l'abrogazione del
diritto di revocare la cittadinanza
a persone con doppia
cittadinanza che hanno
commesso un crimine contro lo
Stato; la revoca dell'obbligo di
dover continuare ad avere la
residenza in Canada dopo averne
preso la cittadinanza; la facilità
di poter acquisire la cittadinanza
per i minori anche se questi non
hanno un genitore con
permanente residenza.
“Uno dei più importanti pilastri
per un'integrazione riuscita”, ha
spiegato il ministro Hussen
illustrando il provvedimento, “è
quello di acquisire la
cittadinanza così da poter entrare
a far parte della famiglia. Il
governo incoraggia tutti gli
immigrati a imboccare questa
strada e a sfruttare pienamente i
vantaggi che il Canada offre”, ha
aggiunto.
Altri fondamentali cambiamenti
al Citizenship Act verranno
messi in atto più avanti nell'anno
e nei primi mesi del 2018.
Per dettagli sulla legge C-6
consultare il sito ufficiale del
governo
canadese www.canada.ca. (r.m.
\aise)
"Undocumented Workers" un problema serio che va risolto
A Toronto circa 20 mila lavoratori delle costruzione senza documenti
Nella foto (in piedi) L'On. Laura Albanese Ministra della
Cittadinanza e dell'Immigrazione dell'Ontario, l'On.
Francesco Sorbara Deputatao al Parlamento di Ottawa e
l'Avv. Rocco Galati esperto in immigrazione.
Circa 300 persone sono intervenute all'incontro per gli "undocumented workers"presso la scuola Dante Alighieri di Toronto.
nto
E’ difficile stabilire quante
persone vivono nella
provincia
dell’Ontario
senza
stato
legale,
“undocumented workers”.
Molti
sono
turisti,
lavoratori con permesso
temporaneo di lavoro,
studenti o rifugiati la cui
domanda e’ stata respinta.
Siccome il Canada a quanto
pare non ha un accurato
controllo delle uscite dalla
nazione, il numero di
persone che rimangono in
Canada illegalmente e’
difficile
da
stabilire.
Secondo Scott Macdonals,
consulente
per
l’immigrazione della Law
Union of Ontario, a
Toronto circa 200 mila
residenti vivono e lavorano
“underground”. Al fine di
dare la possibilità ai
lavoratori
illegali
di
regolarizzare
la
loro
posizione l’organizzazione
Undocumented Workers
Committee, che sta facendo
azione di lobby nei
confronti delle autorita’
federali, il 10 ottobre 2017
ha indetto una riunione
informativa alla quale
hanno partecipato circa 300
persone tra le quali molti
“undocumented workers.
All’incontro
hanno
presenziato
l’On.
3
Francesco
Sorbara
deputato
al Parlamento
Rocco Galati I
Nazionale,
l’On. Laura
Immigration Lawyer
Albanese Ministro della
Cittadinanza
e
dell’Immigrazione
del
governo dell’Ontario e
“non
in
regola”
a
regolarizzare
la
loro
posizione” ha affermato
Katia Rizzo, soddisfatta per
l’affluenza del pubblico a
conferma che il problema e’
molto
sentito
nella
comunita’ hanno
affermato
i
dirigenti
della
UWC Katia Rizzo e
Mark Alonzi.
Per i lavoratori
temporanei italiani
e
portoghesi
l’unico ostacolo e’
costituito dal fatto
che i burocrati
dell’immigrazione
Katia Rizzo e Mark Alonzi dirifgenti dell'UWC
non seguono la
Undocumented Workers Committee
legge. I burocrati
non guardano la
l’Avv. Rocco Galati, domanda se la persona non
specializzato
in ha superato un difficile
immigrazione. La UWC esame d’inglese, che
chiede la l’amnistia per i secondo l’avv. Galati
lavoratori illegali ma favorisce i lavoratori delle
quanto pare la cosa non e’ nazioni di lingua inglese. I
gradita al governo di burocrati
dovrebbero
Ottawa poiché sarebbe prendere in considerazione
come premiare chi abusa altri
fattori
come
del sistema.
l’autosufficienza
Ci sono circa 20 mila economica e il rispetto della
lavoratori delle costruzioni legge per la legalizzazione
che non hanno diritti e che delle persone che si trovano
possono essere deportati in nel limbo legale.
qualsiasi momento.
Il governo provinciale non
“Con questo comitato ha giurisdizione sullo status
stiamo cercando di aiutare delle persone ha detto la
gli italiani e portoghesi Ministra Laura Albanese.
“Abbiamo un piccolo e
importate programma che
ci permette di nominare 6
mila persone l’anno al
governo federale affinché
possano fare domanda per
la residenza permanente in
Canada. Nell’ambito delle
varie
categorie
del
programma abbiamo creato
un progetto pilota diretto
soprattutto ai lavoratori con
permesso temporaneo che
lavorano nella costruzione
o nell’agricoltura al fine di
facilitare
l’ottenimento
della residenza permanente
in Canada. Purtroppo non
possono usufruire di questo
programma i lavoratori
senza documenti, in altri
termini illegali, in quanto
significherebbe,
ha
sottolineato l’On. Albanese
avallare datori di lavoro che
non rispettano le leggi
federali.
Anche
i
rappresentanti politici sia
federali che provinciali
hanno riconosciuto che il
problema esiste ed e’ serio
ha affermato Odoardo Di
Santo
ex
deputato
provinciale e già presidente
del Workers Compensation
Board. “Il problema esiste
perché non c’e la volontà
politica di risolverlo. La
legge del Canada non viene
applicata in quanto viene
scelta come discriminante
la lingua.
L’On. Francesco Sorbara
che nel suo intervento ha
detto di avere a cuore il
problema si e’ limitato a
salutare gli intervenuti e ha
detto di non poter rimanere
per importanti impegni
famigliari: era il suo
anniversario
di
matrimonio. Quin di molti
dei quesiti posti da varie
persone non in regola non
hanno avuto una risposta
dal membro del Parlamento
federale.
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Panorama Ottobre/Novembre, 2017