Pallavoliamo Novembre 2014 | Page 18

COVER GIRL pienamente; non ci siamo perse d’animo e siamo state brave a creare gruppo. Sapevamo di essere una squadra forte, ma al tempo stesso abbiamo scoperto la nostra forza gara dopo gara, e per questo il nostro Mondiale è stato ancora più esaltante”. 18 In questo percorso di squadra, il cammino di Moki si inserisce come una pietra preziosa nel suo castone: partita oliando i meccanismi e prendendo confidenza con un volley di livello sempre maggiore, fase dopo fase – perché ai Mondiali si è vista davvero la migliore pallavolo femminile possibile – è stata tra le azzurre che per ultime hanno ceduto le armi. Basti pensare alla speranza di medaglia tenuta aperta proprio dalle sue evoluzioni lungo le linee laterali del campo, e oltre, e al boato del pubblico del Forum ad ogni suo recupero. Forse, una Monica De Gennaro così “appariscente” in campo non si era mai vista, e i Mondiali ne hanno svelato un volto nuovo, che non conoscevamo così bene. Ed è forse anche per questo che Moki è riuscita ad entrare nel cuore di un pubblico che a volte ha bisogno di spettacolo per riconoscere la qualità. “In Italia ci sono molti liberi forti, e questo per me è soltanto un bene, perché credo che ognuna di noi sia ancor più stimolata a dare del suo meglio in virtù di questa competitività. Ognuna di noi eccelle in qualcosa di diverso e