COVER GIRL
pienamente; non ci siamo perse d’animo
e siamo state brave a creare gruppo.
Sapevamo di essere una squadra forte,
ma al tempo stesso abbiamo scoperto
la nostra forza gara dopo gara, e per
questo il nostro Mondiale è stato ancora
più esaltante”.
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In questo percorso di squadra, il
cammino di Moki si inserisce come una
pietra preziosa nel suo castone: partita
oliando i meccanismi e prendendo
confidenza con un volley di livello
sempre maggiore, fase dopo fase –
perché ai Mondiali si è vista davvero la
migliore pallavolo femminile possibile
– è stata tra le azzurre che per ultime
hanno ceduto le armi. Basti pensare
alla speranza di medaglia tenuta aperta
proprio dalle sue evoluzioni lungo le
linee laterali del campo, e oltre, e al
boato del pubblico del Forum ad ogni
suo recupero. Forse, una Monica De
Gennaro così “appariscente” in campo
non si era mai vista, e i Mondiali ne
hanno svelato un volto nuovo, che non
conoscevamo così bene. Ed è forse
anche per questo che Moki è riuscita
ad entrare nel cuore di un pubblico
che a volte ha bisogno di spettacolo
per riconoscere la qualità. “In Italia ci
sono molti liberi forti, e questo per me
è soltanto un bene, perché credo che
ognuna di noi sia ancor più stimolata
a dare del suo meglio in virtù di questa
competitività. Ognuna di noi eccelle
in qualcosa di diverso e