ULTRASPORTIVI
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ci hanno colpito di questa vicenda,
racconta Stefano, due cose che messe
insieme ci hanno fatto capire che la
presa di posizione di Cerciello era senza
dubbio rivolta alla realtà sportiva
di Piacenza.
La prima consiste nel
fatto che l’azienda continua ad essere
sponsor e partner di grandi marchi in
ambito sportivo: il volley femminile a
Shangai, in Cina, o il GTI accanto al
marchio Ferrari, sono a mio avviso la
testimonianza del fatto che la famiglia
Cerciello non si è stancata di investire
nello sport tout court, ma abbia
riscontrato una realtà problematica
proprio qui a Piacenza. La soluzione del
dilemma sull’iscrizione, con la decisione
di iscriversi e di costruire comunque una
squadra competitiva, dimostra che non
c’è mai stata, così come effettivamente
era
stato
dichiarato,
l’intenzione