vinto senza problemi, ma sappiamo che
molto raramente nello sport ciò avviene.
A un certo punto del girone di ritorno,
invece, abbiamo messo in fila nove
sconfitte consecutive e quasi sembrava che
non dovessimo qualificarci per i play-off.
L’ultima parte della stagione ha detto
che siamo state capaci di giocare serie
ogni volta arrivate alla terza partita,
quindi durissime anche fisicamente,
fino alla finale. Personalmente ci ho
messo un po’ ad assorbire il risultato,
ma a mente fredda la valuto una grande
stagione”.
C’è la corsa della squadra, che
nella pallavolo è il valore supremo. Poi
ognuno vi partecipa con i propri passi
individuali, che hanno importanza in
sé e la moltiplicano nella fusione con
quelli delle compagne. “Cercavo un
campionato in cui giocare da titolare
con tranquillità, ma devo dire che non
pensavo neppure io che ne avrei acquisita
così tanta. La mia sicurezza è cresciuta
e mi sono ritrovata via via a spostare
la mia attenzione dalle mie esecuzioni
personali al modo migliore per aiutare
la squadra. La consapevolezza sempre
maggiore di quanto dovevo fare io mi
ha dato modo di lavorare di più sul mio
atteggiamento: non sono mai molto brava
nel valutarmi oggettivamente, ma credo di
aver disputato una buona stagione e dei
buoni play-off”.
Per una ragazza giovane come la
Bisco (questo il suo soprannome per
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