Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 35

W VOLI LA .PAL WW O.IT AM volevamo tornare a casa... non immaginate quanto cambi la vita il fatto di non dover necessariamente pensare a spostamenti, spesa, organizzazione di tante piccole cose! Non so se con tutto ciò la mia permanenza a Baku sarebbe stata più leggera o più pesante: fatto sta che di certo la concentrazione sul proprio lavoro è massima, e io non avrei mai smesso di allenarmi, per non lasciare del tempo “vuoto” ad attendermi. Con il tempo, ho apprezzato alcuni luoghi della città che mi hanno permesso di riconciliarmi con quella che per una stagione è stata la mia casa, luoghi come il lungomare, o le parti della città immerse nel verde. I palazzetti, lo sapete, sono immensi, ma sembrano ancora più grandi perché raramente sono pieni di pubblico: la capacità di organizzare gli eventi e di curare la vita degli atleti non va ancora di pari passo con una cultura sportiva che abbracci la pallavolo e con un’azione di marketing volta a diffondere l’amore per questo sport – anche qui il calcio la fa da padrone -, che pure è considerato un investimento nazionale. Ma se anche questi aspetti emergeranno in questo Paese, cosa non potrà diventare l’Azerbaijan per il volley? Credo che sia per questo motivo che proprio Baku è stata la sede di due recenti Final Four di Champions League. Il tentativo di portare nel Paese il volley che conta e la possibilità di sostenere le spese di grandi eventi hanno permesso all’organizzazione di ospitare quattro grandi squadre, compreso il Rabita, che poi ha 37