Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 33

O.IT AM W Avevo conosciuto Baku quando giocavo ancora a Perugia, in occasione di una trasferta di Champions League. L’ho ritrovata molto cambiata, più vicina all’Occidente e alle nostre abitudini, più accogliente; ma l’adattamento al traffico, al cibo, ai costumi che restano diversi dai nostri richiede comunque tempo e un po’ di impegno. Ad agevolarmi, l’organizzazione della nostra vita sportiva, per certi aspetti invidiabile, di certo impensabile, da noi. Avevamo una mensa a disposizione nel luogo in cui ci allenavamo, e un albergo nel quale andare a riposare se non VOLI LA fare per raggiungerli. I secondi si possono riassumere in una parola soltanto: lontananza. Lontananza dalla famiglia, dagli affetti, dalla quotidianità condivisa con le persone che amo. Ho cercato di trasformare tutto questo in una motivazione, perché nel mio percorso spor tivo sono sempre stata convinta che magg iori sono i sacrifici fatti, magg iori saranno anche le soddisfazioni, e non solo nel senso di risultati ragg iunti, ma anche di g usto provato nel ragg iungerli. Pensare ai miei a casa mi ha dato forza e mi ha fatto sentire responsabile, e ho cercato davvero di dare tutto ciò che avevo in questo campionato. .PAL WW 35