O.IT
AM
W
Avevo
conosciuto
Baku
quando giocavo ancora a Perugia,
in occasione di una trasferta
di
Champions
League.
L’ho
ritrovata molto cambiata, più
vicina all’Occidente e alle nostre
abitudini, più accogliente; ma
l’adattamento al traffico, al cibo,
ai costumi che restano diversi
dai nostri richiede comunque
tempo e un po’ di impegno. Ad
agevolarmi,
l’organizzazione
della nostra vita sportiva, per
certi aspetti invidiabile, di certo
impensabile, da noi. Avevamo una
mensa a disposizione nel luogo in
cui ci allenavamo, e un albergo
nel quale andare a riposare se non
VOLI
LA
fare per raggiungerli. I secondi si
possono riassumere in una parola
soltanto: lontananza. Lontananza
dalla famiglia, dagli affetti, dalla
quotidianità condivisa con le
persone che amo. Ho cercato di
trasformare tutto questo in una
motivazione, perché nel mio
percorso spor tivo sono sempre
stata convinta che magg iori sono
i sacrifici fatti, magg iori saranno
anche le soddisfazioni, e non solo
nel senso di risultati ragg iunti,
ma anche di g usto provato nel
ragg iungerli. Pensare ai miei a
casa mi ha dato forza e mi ha
fatto sentire responsabile, e ho
cercato davvero di dare tutto ciò
che avevo in questo campionato.
.PAL
WW
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