Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 137

Alla base di tutto c’è la conoscenza del regolamento di gioco: sapendo bene tutte le regole - che nella pallavolo sono tantissime - si eviterebbero molte incomprensioni e discussioni. Troppo spesso però gli animi si scaldano ed il più delle volte è per delle incomprensioni, per degli errori di comunicazione o semplicemente perché non abbiamo allenato le nostre atlete anche a sapersi porre col la classe arbitrale. Io parto da un presupposto quando le bimbe iniziano a giocare : “L’arbitro ha sempre ragione”, aggiungendo che se poi c’è qualcosa da dire, ci pensa chi di dovere, e secondo me è l’allenatore. Le atlete devono pesare a giocare, l’allenatore a dirigere e l’arbitro ad applicare il regolamento… facile no? Non penso che si perda per una decisione arbitrale sbagliata, se si arriva a perdere un set ai vantaggi non può essere solo colpa dell’arbitro che sbaglia una valutazione, anche se questo accadesse nel momento più importante della gara. Sarà colpa di tutta la squadra, che durante tutto il set avrà fatto qualche errore di troppo o semplicemente merito delle avversarie oggettivamente più forti. Quando però ci troviamo di fronte ad applicazioni discutibili del regolamento, le cose cambiano e lì bisognerà mettere in pratica tutta l’arte Zen che ci appartiene: noi allenatori diamo l’esempio, ed è giusto che sia il più educato possibile, attenendosi sempre e comunque al regolamento. Deve essere l’allenatore far conoscere il regolamento alle proprie atlete, e anche se non ci pagano anche per questo, a volte ci toccherà anche insegnare le regole al nostro pubblico, per evitare che durante le partite qualche genitore che non ha assimilato le regole si esprima in modo non consono al nostro sport. 139