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IL MIO PRESENTE
Il presente è pensato spesso come un punto, attimo irripetibile: è così che abbiamo cercato di fissare il momento di Valentina Tirozzi, schiacciatrice che ha concluso la sua stagione da capitano con la maglia della KGS Pesaro, coronandola con una convocazione in nazionale, e che come molte atlete in questo periodo vive l'incertezza di un mercato condizionato dalle defezioni alle iscrizioni per il campionato, tra cui quella della stessa Pesaro, che l'ha lasciata libera di scegliere una destinazione che resta ancora ignota. La valigia, identificabile con il trolley blu in dotazione alle atlete della Nazionale, è certamente l'emblema del suo presente nomade, come richiede il collegiale azzurro, ma anche come si deve sentire chi ancora non sa dove vivrà tra pochi mesi. E anche le immagini che la ritraggono sono scattate in due diverse location, nemmeno vicine tra loro a testimoniarela difficoltà di catturare Valentina in questo strano e movimentato presente. Qualche certezza, però, c'è: la convocazione in azzurro illumina di una nuova prospettiva quello che sarà il percorso di Valentina da qui in poi. “Veramente, quandi canti l'inno nazionale tenendoti per mano con le tue compagne di squadra, si provano emozioni fortissime, da farfalle nellos tomaco: può ssere una considerazione banale, ma è proprio questa capacità di suscitare emozioni e dedizione che fa del'azzurro un colore speciale. La strada per raggiungerlo è stata molto lunga, ho fatto tanta gavetta prima, tanta esperienza poi, giocando due stagioni quella di Urbino e quella di Pesaro, sempre ai massimi livelli possibile, grazie all'opportuni-
VOLI LA
O.IT AM