Pallavoliamo Luglio 2013 | Page 20

tata, ma ci accontentiamo, in un certo senso, consapevoli del fatto che la nostra nazionale è in una fase di studioe cambiamento, e che presto troveremo l'assetto giusto. Insieme al secondo posto, ho vinto il premio come MVP: la vittoria di squadra è sempre più importante del premioindividuale, ma riceverlo, questa volta, ha avuto per me un sapore particolare: è stato il riconoscimento che il frutto di tanto lavoro, di tanti sforzi, non è evidente solo a me, che sono stata felice da subtio di aver giocato un buon torneo, ma anche agli altri, e questo non può che rendermi orgogliosa, sopratuttto perché... è stato un po' come quando ho esordito con la maglia della Foppapedretti Bergamo, accanto a Gruen, Poljak, Piccinini, persone che vedevo soltanto in TV. Alla Yeltsin Cup ho giocato contro e con grandi campionesse, ero in mezzo a loro, toccavo il loro stesso pallone... se davvero ho meritato questo premio, significa che veramente l'amore per il volley paga chi lo gioca. Questo è il segreto del mio mestiere. Indre Sorokaite (testo raccolto da Martina Ricca) Fotografie di Luigi Di Fiore, Andrea Gattino, Michele Poggi di tutti è la forza di volontà: durante il bellissimo bagno di folla che abbiamo vissuto in questo week end a Vicenza ci è stato chiesto di parlare ai bambini, ai giovani... io mi sento di dire solo una cosa: chi ci vede giocare, a volte, può pensare che ciò che facciamo lo sappiamofare per un dono naturale, o perché risulta facile a noi giocare a pallavolo. Non è mai così: ci può essere stata donata la forza, o l'altezza, ma non è mai facile riuscire a fare qualcosa in campo. Dietro c'è un lavoro immenso, che solo la forza di volontà permette di affrontare senza cedere. D'altra parte, dietro alla forza di volontà, c'è ancora qualcosa di più fondamentale: l'amore per la pallavolo. Senza la passione per ciò che si fa tutto è impossibile, ma se si fa qualcosa con amore, si può arrivare dapper- tutto. Credo sia questo il segreto del mio, del nostro mestiere, ed è questo il segreto che ogni allenatore dovrebbe saper trasmettere a chi sta allenando. Io sono stata fortunata, perchè la mia prima allenatrice con me ci è riuscita, e ancora oggi la mia passione per il volley non diminuisce, ma aumenta ogni giorno di più. Da poco ci avete visto giocare la Yeltsin Cup, torneo di altissimo livello dove abbiamo guadagnato il secondo gradino del podio... potevamo fare certamente meglio, la vittoria era alla nostra por-