Pallavoliamo Giugno 2014 | Page 56

BATTICUORE quanti sogni, quante paure, quanta gioia, quell’abbraccio conteneva in quel momento. Abbiamo cercato di mantenere sempre unita questa squadra, anche rispetto ai cambiamenti di organico che naturalmente ci devono essere, soprattutto quando si passa di categoria: abbiamo sempre cercato di comunicare lo spirito di chi veste questa maglia”. 56 Ho visto giocare Michela per la prima volta in occasione della coppa Italia di serie B1 disputata a Padova e vinta da Trento, e mi ha colpito perché, nonostante i centimetri non la premino rispetto ad altre giocatrici, compagne ed avversarie, si è dimostrata un centrale di tutto rispetto proprio a muro, grazie alla sua elevazione che compensa il fatto che “se alzo il braccio a rete senza saltare, io sopra la rete praticamente non esisto!”; mi sarebbe piaciuto ancora di più vederla in gara tre contro Perugia, quando quella finale promozione, poi, vinta, sarebbe potuta anche sfumare se non fosse stato per un turno di servizio di Michela finalizzato ottimamente dalla squadra. “I play off in generale sono stati abbastanza difficili: Olbia era già un avversario temibile, ma sicuramente le tre gare contro Perugia sono state la chiave di volta dell’ultima fase del campionato per noi. Abbiamo vinto fuori casa per 3-0, ma nonostante il punteggio la gara è stata combattutissima e molto impegnativa, potevamo chiudere in casa, ma siamo state spiazzate dall’infortunio della nostra compagna Fiore, uno dei nostri martelli, e abbiamo rimediato una sconfitta al tie break. A quel punto, non eravamo più le favorite! Ma abbiamo lottato e abbiamo portato gara 3