UN CUORE CON LE ALI
costruisce un squadra ambiziosa di nome
e, lo dirà il tempo, di fatto. Tra i dirigenti
c’è Paola Croce, e il posto in campo
spetta proprio ad Eva Mazzocchi, a quella
ragazzina ormai cresciuta che sul campo
riconquista la serie A che aveva deciso di
abbandonare. Che cosa è cambiato, per far
sì che oggi Eva accetti quello che un tempo
le sembrava troppo grande e complesso?
Questa promozione conquistata sul campo
si sposa con i suoi desideri? E i suoi desideri
sono sempre quelli di un tempo? Sono
queste le domande che ci avvicinano ad Eva,
sei anni dopo, e ci danno l’occasione per
sperimentare ancora una volta il piacere di
incontrarla.
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“Sicuramente la promozione in serie A è
una cosa per la quale ho lottato molto insieme
alle mie compagne, un obiettivo che abbiamo
condiviso e raggiungerlo non può che fare
piacere. È stato un campionato strano: siamo
partite vincendo, forti della solidità tecnica
e dell’esperienza di alcune nostre giocatrici,
per poi ritrovarci durante il girone di andata
a non riuscire più a tenere il passo di alcune
squadre che nel frattempo si erano evolute,
unite, e stavano esprimendo una pallavolo
migliore della nostra. Ci siamo guardate negli
occhi e ci siamo dette che anche noi volevamo
crescere e tornare ad essere la squadra da
battere, e così, in accordo con la società,
siamo state affidate ad un nuovo tecnico,
Andrea Pistola, che ha introdotto un nuovo
ritmo di lavoro, più intenso e sostenuto, con
allenamenti quotidiani, cosa che prima non
facevamo. Questo ha provocato un grande
cambiamento nella vita di squadra, e nelle