Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 83

83 attaccare, ma ancor più mi piaceva l’ambiente della pallavolo”. Margherita resta a San Donà fino al primo anno di Under16, poi in un momento di crisi della società veneta decide di trasferirsi per un anno a Modena all’Anderlini, per poi rientrare a “casa” l’anno dopo per disputare due campionati uno di B1 e l’altro di B2. Ed è ovviamente a San Donà che l’atleta si forma tecnicamente: “La Volley Pool Piave, è una società di altissimo livello, ricca di persone competenti, e con una gran voglia di lavorare: l’ideale per chi vuole imparare a giocare a pallavolo. Ci sono ottimi tecnici, a partire da Paolo Silvestrini che mi ha allenata nell’Under 14, fino a Beppe Giannetti , senza dimenticare un allenatore a cui tengo molto che è Carlo Chieco, il secondo ai tempi della mia esperienza in B1, che oltre alle competenze tecniche mi ha sempre consigliata per il meglio.” Ma il vero “allenatore” di Margherita, a sentire la giovane campionessa veneta è da sempre il suo papà: “Mi ha insegnato soprattutto l’educazione sportiva: cioè a non arrendersi mai, quando magari un giovane, dopo una delusione o una sconfitta, mollerebbe. Inoltre, lui (come mamma) è medico, e dunque si prende cura di me anche a livello salutare: ad esempio, durante l’estate ho avuto un’epatite alimentare, ero dimagrita e non riuscivo più a saltare, e mio padre mi ha rimesso in sesto al punto di vincere un campionato italiano “mezza malata”... Poi,