Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 68

FATTORE TECNICO 68 ma ai quali riconosco capacità metodologiche e tattiche speciali: Jenny Lang Ping, Marco Bonitta, Gian Paolo Montali e Zé Roberto. Se dovessi definire la loro qualità direi che è quella di vedere le situazioni prima di chiunque altro”. Con Luciano Pedullà, però, è impossibile fermarsi qui. Quando è in corso la sua trentaduesima stagione di pallavolo, al capitolo maestri deve per forza seguire quello allievi. “Mi ricordo distintamente di tutte le persone che hanno collaborato con me negli anni. Mi fa molto piacere che nella serie A1 di quest’anno ci siano tre tecnici con cui ho lavorato: proprio Colombo, con il quale le circostanze ci hanno legato in modo così particolare in questa stagione, Stefano Lavarini e Alessandro Beltrami. Ma potrei citare Paglialunga, Matella, Cavazzini, Bonollo soltanto per fare alcuni nomi. Penso sia un grande valore che nella pallavolo si seguano e si sviluppino strade e lasciti di chi ha preceduto”. Pallavolo come divertimento, passione travolgente, impegno enorme e a tratti totalizzante. Suona strano che per Luciano Pedullà tutto ciò non vada sotto la voce “lavoro”: “Lì ci metto l’insegnamento a scuola che, a parte alcuni periodi sporadici in cui materialmente non mi era possibile conciliarlo con la panchina, ho sempre esercitato. Quando penso alla mia vita, la famiglia è al primo posto, la scuola è il mio lavoro e la pallavolo una passione che prende tutto il resto del tempo. La mia professione mi fa vivere costantemente a contatto con i giovani e conoscere il loro mondo, fattore che mi dà un’empatia maggiore anche con le atlete. Viceversa, la pallavolo mi