e il bilancio era fatto. Ne ho parlato subito
con la mia migliore amica Carlotta, ex
compagna di squadra: era contentissima
per me, ma si è anche messa a piangere.
Comunque mi ha sempre supportato. Come
i miei genitori, contentissimi, che mi hanno
lasciato decidere in autonomia senza mai
interferire. E i miei fratelli: Andrea ha 18
anni ed era felice per me; Gaia ne ha 12,
la mia tifosa numero uno ma anche la mia
“campioncina” perché anche lei gioca e ha
una grinta enorme. Comprensibilmente è
sempre stata la mia ombra da piccola e forse
ha sentito il cambiamento un po’ di più,
ma il legame con entrambi i fratelli rimane
invariato”.
Il sogno è diventato definitivamente
realtà il 31 agosto scorso con l’ingresso al
Centro Pavesi di Milano, sede residenziale
del Club Italia. “L’impatto è stato faticoso,
la distanza si sente soprattutto per me che
ho un legame forte con la mia famiglia.
In una riunione introduttiva ti spiegano
l’organizzazione pratica, ma anche la
responsabilità di vestire sempre la divisa
della Nazionale, che va onorata anche
quando siamo soltanto in giro al centro
commerciale. Poi trovi i tuoi equilibri
anche nelle piccole cose, ti ambienti nella
nuova scuola e la vita comincia a scorrere,
scandita dalla pallavolo. In camera sono
con Alessia Orro, sui banchi di ragioneria
con Sofia D’Odorico e anche questo aiuta. A
scuola vado bene, ci tengo a rendere sempre
al massimo possibile: all’inizio mi sembrava
più difficile dell’istituto da cui arrivavo,
ma mi sono messa sotto e ora ho voti
75