73
perché la maglia azzurra è uno stimolo
enorme e al confronto con le attaccanti di
questo livello non posso competere. Se a
volte ho rimpianto di non avere qualche
centimetro di statura in più? Certamente,
me lo sarei preso molto volentieri. Ma in
realtà pensavo che la schiacciata mi sarebbe
mancata molto di più: è uno sfogo che un
libero non ha in modo uguale. Ma adesso
non tornerei indietro. Quando è arrivata la
chiamata per il Club Italia, poi, ho capito
che Marco Mencarelli aveva in mente per me
questo ruolo, anche se magari inizialmente
in un percorso combinato ad alcuni aspetti
da attaccante. Sono stata io, in seguito, a
parlare con Alessio Trombetta ed a chiedere
di potermi concentrare soltanto sul ruolo di
libero, per fare una sola cosa al meglio”.
Eccolo il punto di svolta. Il momento
che, da un inizio fianco a fianco con
migliaia di bambine, mette la storia sotto
la luce dei riflettori. “Il contatto del Club
Italia è arrivato lo scorso anno, dopo la
finale regionale Under 16. I dirigenti hanno
parlato con la mia società qualche giorno
prima, poi con me e la mia famiglia. Io ci
ho pensato… forse per un paio di minuti!
Per come si presentava la proposta, era la
realizzazione di un sogno. Anche se non è