Pallavoliamo Dicembre 2014 | Page 71

71 associato a un importante riconoscimento individuale e sta mostrando la girandola di emozioni, arriverebbe il fermo immagine accompagnato dalla voce fuori campo che chiede: come si è arrivati fin qui? Poi la dissolvenza e l’inizio cronologico della storia. Che, per Giorgia Zannoni nata a Chieri nel 1998, è simile a quella di migliaia di bimbe e ragazze dei nostri campi di pallavolo: seconda elementare, primi approcci con il minivolley, la versione baby di quello sport già respirato in casa da mamma Marisa, ex giocatrice e papà Massimo, dirigente della società a Chieri. “Sono sempre stata in giro per le palestre, mi portavano a vedere le partite e quando ho cominciato a giocare mi è piaciuto subito. Volevo praticare uno sport e la pallavolo mi ha conquistato. Oltretutto, fin da piccolissima sono stata un’agonista: mi ricordo che non ci stavo a perdere neanche quando giocavamo a palla avvelenata. Sono entrata in palestra insieme alle mie compagne di scuola e ci sono rimasta anche quando alcune di loro hanno smesso in seguito. A scuola ho frequentato la “primina” e anche in campo mi hanno mandato rapidamente a giocare con le ragazze più grandi. Così, quando poi mi trovavo a giocare con le mie coetanee nelle Under 12 o 13 ero la più bravina”. La società è la In Volley Chieri, storica roccaforte piemontese del settore giovanile