LA FABBRICA DEI SOGNI
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“Best libero award: Giorgia Zannoni, Italy”. Schaffausen, 26 luglio 2014:
cerimonia di premiazione del classico torneo 8 nazioni Pre-Juniores. L’Italia aspetta
di salire sul gradino più alto del podio, per ricevere la medaglia d’oro vinta in
finale sulla Germania. Intanto, raccoglie tre riconoscimenti individuali, tra i quali
ce n’è uno particolarmente inaspettato. “Avevo iniziato la manifestazione giocando
“benino”, nelle ultime gare sono salita, diciamo arrivando al “bene”. Era il mio primo
torneo importante con la maglia azzurra e tra i primi nel nuovo ruolo di libero.
Avevamo svolto i collegiali di preparazione, poi amichevoli e stage con altre nazionali:
quando è arrivata la convocazione ufficiale ero agitatissima, perché la rosa a 12
elementi di questi tornei mi rendeva l’unico libero a disposizione e dunque dovevo
giocare bene per forza. Non è come in altre posizioni, per le quali hai il cambio
pronto se qualcosa non va in campo. In passato avevo già ricevuto dei premi
individuali a livello giovanile, in tornei provinciali o regionali. Ma qui si
è trattato di una cosa diversa: quando
hanno chiamato il mio nome, non
sapevo se ridere, piangere o cos’altro
fare…”.
Fosse il classico filmcommedia pensato per
partire subito nel vivo
della trama, a questo
punto, proprio sul
viso
dell’atleta
che ha appena
ascoltato
pronunciare
il proprio
n o m e