Pallavoliamo Dicembre 2014 | Page 37

un po’ di sostegno nella fatica di una vita tutta nuova, in una nuova città, in un mondo nuovo che si apre davanti ai suoi occhi. Pian piano, tuttavia, emerge il suo carattere solare, pur nella compostezza che sempre la accompagna: la sua parlata viene presto contaminata da influssi romagnoli prima, romani poi, e da tutti gli accenti che incontra nella sua avventura – e adesso, se la sentite parlare dopo tre stagioni tra San Casciano e Firenze, direste che è una toscana a tutti gli effetti; a sbrigare tante cose pratiche si impara presto, al primo bucato stinto o scambiato, e anche queste piccole esperienze diventano pezzi di vita condivisa con tutte le altre ragazze che ci stanno passando o che ci sono passate. La vita quotidiana, le amicizie, lo studio, convergono intorno al motivo che dà un senso a tutte queste novità: il volley. La continuità, nell’avvicendarsi dei nomi sulla panchina della nazionale maggiore e nella schiera di collaboratori che appartiene allo staff di questa scuola di volley dai molti ingranaggi, porta il nome di Marco Mencarelli: “Alla fine, la pallavolo era l’unica cosa che non dovevamo programmare, e alla quale davamo il nostro contributo, con allenamenti su allenamenti. Marco è un allenatore molto capace dal punto di vista tecnico, mi ha 37