Pallavoliamo Dicembre 2014 | Page 35

nella palestra della scuola non impedisce a chi conta di notare l’insieme di qualità promettenti di una dodicenne che nonostante non fosse avvezza allo sport e fosse già molto alta per la sua età spiccava per coordinazione ed efficacia, e anche per quella luce particolare che ha negli occhi chi scopre una passione, della quale adora sia il divertimento, sia la fatica. “Mi piace la fatica quotidiana dell’allenamento, anche in estate, durante la sosta talvolta molto lunga dei campionati, non riesco a stare completamente ferma per più di una settimana, devo andare in palestra e fare qualcosa, anche se nulla supera il gusto di un allenamento con la palla!”. Da Vicoforte, il paese della società che ha introdotto Floriana nel mondo della pallavolo, la vice si diffonde velocemente, ed ecco suonare alla porta di casa B ertone uno “strano” personaggio, Marco B onitta, allora allenatore della Nazionale e direttore tecnico del Club Italia. Floriana è molto giovane, deve iniziare la scuola superiore, e il Club Italia ha ancora la sua sede a Ravenna, a tanti chilometri da casa. “Il desiderio di buttarmi in questa avventura era fortissimo, ma avevo paura di lasciare tutte le mie certezze per qualcosa che non sapevo se mi sarebbe davvero riuscito... la parola magica l’ha detta il mio papà: “Se per caso non ti piace, tu mi chiami e io ti vengo a riprendere, che problema c’è?” Lì ho capito che non c’era nulla di irreversibile, ma soltanto un’occasione da cogliere”. E così Floriana diventa un’azzurrina: all’inizio chiama spesso a casa, non per farsi venire a riprendere, certo, ma per respirare l’aria alla quale resta molo affezionata e avere 35