Pallavoliamo Dicembre 2014 | Page 130

IN CORPORE SANO 130 Ci sono poi i bendaggi che si imparano con l’esperienza e che sottostanno fondamentalmente a due variabili: il materiale a disposizione, le esigenze dell’atleta. Non sempre infatti un fisioterapista può avere con sé un kit completo di nastri, bende, cerotti, per cui deve ottenere lo stesso risultato con ciò che ha a disposizione. Ma più ancora, è importante ascoltare l’atleta, anche se questo non significa assecondarlo nella sua fretta o nella sua paura: bisogna accompagnare il periodo in cui il bendaggio viene applicato con un percorso fisioterapico e aiuti progressivamente a recuperare la funzionalità completa dell’arto, e bisogna aiutare a superare il timore del momento in cui, finalmente, tutto verrà eseguito senza questo “scudo” che non tutte vogliono abbandonare. Allo stesso modo, c’è chi non sopporta nessun tipo di fasciatura... e in quel caso, sta alla creatività del fisioterapista trovare la giusta soluzione.