Pallavoliamo Dicembre 2014 | Page 101

primo aspetto che cerco di suscitare in loro è l’atteggiamento del professionista. Io mi rendo conto che faccio attenzione a molte cose e a come mi comporto, perché credo che l’allenatore debba essere anche un educatore. Pretendo rispetto, un comportamento adeguato, e pretendo che siano una squadra, senza dimenticarmi che la scuola viene prima di tutto. Ti dirò la verità: mi fa piacere sapere dai genitori che i ragazzi vogliono venire in palestra ad allenarsi e si sentono parte di un progetto. Mi rende contento tutto quello che faccio, oltre a farmi sentire soddisfatto». Il momento che non speravo arrivasse, sta invece per arrivare: i saluti. Sono state ore intense quelle trascorse con Marco, ma devo ripartire e stavolta, purtroppo non per un nuovo viaggio. Non so cosa riserverà il futuro, ma una cosa è certa: porterò 12 esperienze sempre nel cuore. Prima di salutarci chiedo ancora a Marco se non gli manca il grande palcoscenico della serie A. «Certo che mi manca. Se mi arrivasse una proposta interessante la valuterei, perché sono un allenatore. Ho avuto la possibilità di andare ad allenare in Polonia, ma ho preferito rimanere in Italia. Lavoro coi giovani ora e ho scoperto un mondo nuovo, in cui mi diverto molto e mi sento realizzato, dove cerco di mettere a frutto ciò che ho imparato in 20 anni». Servizio di Monica Mares Fotografie di Luigi Boccia 101