FENOMENI
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Rio De Janeiro, 1990
«Il ricordo che ho del mondiale del 1990 in Brasile, parte senza dubbio dal
giorno prima quando vincemmo la semifinale contro i padroni di casa. Il palazzetto era pieno di brasiliani e per parlare dovevamo urlare. Vincemmo al
tie-break e andammo in finale: fu una partita straordinaria. Il giorno della finale contro Cuba Velasco ci chiese di fare quello che sapevamo fare, ne più ne
meno. Scendemmo in campo con la consapevolezza che ce l’avremmo potuta fare,
e così fu.
Quando l’ultima palla cadde a terra provai subito un senso di gioia a cui seguì un senso di svuotamento perché tutto era finito. Ricorderò sempre l’ultimo
punto di Lorenzo Bernardi: quel mani fuori che per me rimarrà sempre l’immagine di quel mondiale».
MARCO BRACCI