LA FABBRICA DEI SOGNI
DESTINO E
VOLONTÀ
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Tuo padre è allenatore di lunghissimo corso, protagonista della serie A italiana
fin dai primi anni ’90. Tua madre una delle straniere storiche dell’epoca d’oro della
pallavolo femminile, quando il nostro campionato richiamava tutto il meglio dal mondo.
Entrambi nativi di Sofia, arrivano in Italia per scelta di vita e di lavoro, dopo inizi e
successi in patria. Tu nasci a Bergamo nel 1996, epoca della grande Foppa che tuo papà
guida ai primi di innumerevoli successi: scudetto, Coppa Italia e, l’anno dopo, Coppa
dei Campioni. Tu cresci in quel clima e in quell’ambiente, è chiaro che la pallavolo,
sicuramente in qualche modo già nei cromosomi del tuo patrimonio genetico, ti sia
tutto intorno nella sua veste più bella. Ed è chiaro che tu ne sia attirata, che tu senta il
desiderio di provare quel gioco che tanto appassiona la tua famiglia. Meno scontato,
forse, che tu ti dimostri subito così portata, così brava sin da piccola.
La storia di Ofelia
palleggiatrice
della
giovanili
italiane
da cadetta) comincia
d’identità: nata il 29
Lia,
come
tutti
la
l’idea che sia un giorno
sfortunato, perché legato
all’anno bisestile, ma io
non la penso così. Anzi, ho
deciso che mi assegno due
giorni per festeggiarlo,
il 28 e anche il primo
Malinov, figlia di Atanas e Kamelia Arsenov, oggi
Brunopremi.com Bassano in B1 e delle nazionali
(quest’anno sarà juniores dopo le due stagioni
così, con una particolarità già sulla carta
febbraio. “Si nota subito – racconta
chiamano – Tanti hanno