quello a cui sto rinunciando per mantenere fede
Probabilmente Camilla, come tante altre
ad un impegno preso”.
giovani innestate nelle rose delle squadre
di questo campionato, sarebbe stata pronta
Non ho incontrato Camilla dal vivo, per la serie A1: sarei stata felice di rivederla
per realizzare questa intervista, e quando in campo, di applaudirla, di constatare
ho visto il suo viso nelle immagini scattate quanto valore sanno esprimere i vivai della
da Andrea, ho visto una ragazza diversa da nostra pallavolo attraverso le giovani che
quella che avevo appena accostato a San Donà, raggiungono la massima serie. Posso solo
dopo la premiazione: un viso più maturo, considerare, invece, quanto male faccia a
uno sguardo meno ingenuo, un carattere più Camilla e alla nostra pallavolo l’ambiguità di
definito, tradito dalle espressioni, dal taglio una situazione che vorrei vedersi risolvere
di capelli, dalla personalità con cui si pone e dissolvere, senza che situazioni analoghe
davanti all’obiettivo. Camilla dice di se stessa possano riproporsi. Mettetevi nei panni di
che è proprio nella pallavolo, attraversando Camilla, e capirete quanto grande possa
duri allenamenti e versando lacrime, che essere la prova che sta attraversando, quanto
ha imparato a tirare fuori la rabbia che in profonda la sua umiltà, quanto assurda
campo l’hanno fatta accostare a Simona Gioli l’ingiustizia che sta vivendo, quanto potente il
o a Valentina Arrighetti, che non a caso sono miracolo di una passione che non si spegne.
anche i suoi esempi. È proprio ascoltando le
parole di coloro che le infondevano fiducia
proprio mentre la costringevano a mettersi
alla prova con se stessa, che ha imparato a
Servizio di Martina Ricca
conoscersi, ad accettarsi, ad apprezzarsi.
Fotografie di Andrea Gattino
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