COVER GIRL
giocare molto veloce, un po’ “alla maschile”, ma non
sempre è possibile farlo, anche se sia con i miei centrali
sia con le attaccanti riusciamo a mettere in campo
soluzioni tattiche sorprendenti, e a volte non solo in
palestra, ma anche in gara”.
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Il cambio di allenatore in corso ha completato
quella che per Francesca è stata una stagione in cui
mettersi veramente alla prova: “Dopo il quarto anno a
Pesaro, sentivo che era giunto il momento di cambiare:
sono stata benissimo nelle Marche, ho trovato persone
splendide e amicizie per la vita, sono stata molto
coccolata, sia dalla società, sia dai tifosi... forse
proprio per questo sentivo il bisogno di nuovi stimoli,
di crescere ancora. La proposta di Piacenza è arrivata
quasi subito dopo la fine del campionato: la società
mi ha chiamato dicendomi che voleva rifondare la
squadra a partire dal palleggiatore, e che avevano
pensato prima di tutto a me. La mia decisione avrebbe
deciso le sorti della squadra intera, ma io non mi sono
sentita sotto pressione, perché ricevere una proposta
da questa società mi ha fatto molto piacere e sono
stata molto serena nell’accettare. È stato bello trovare
anche qui la possibilità di costruirsi un ambiente
fatto di amici e di affetti, e in così poco tempo... credo
di aver trovato quello che cercavo, e di
averlo anche dimostrato in campo.
Infine... sono molto vicina a casa, e
soprattutto lo sono i miei genitori,
rispetto a dove abito ora... li vedo
molto più spesso e poiché sono
legata alla mia famiglia, questo
non può che farmi piacere”.
Insieme