COVER GIRL
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oggi sono squadre molto forti, trovo in
essere più similitudini che differenze.
Alla Scavolini di allora avevamo creato
una squadra giovane, nella quale
ognuna di noi era pronta per esplodere
e mostrare le sue capacità: la società
biancorossa ha colto il meglio di molte
giocatrici che poi si sono rivelate delle
vere campionesse. Da questo punto
di vista il gruppo piacentino è più
eterogeneo, ci sono atlete giovani, alcune
giovani con molta esperienza, e alcune
giocatrici esperte che tanto giovani non
sono più... la forza di questa squadra
consiste nel non avere una sola giocatrice
trainante, ma nel fatto che tutte noi ci
alterniamo, gara dopo gara, e anche
se dopo set, per prendere la squadra
sulle spalle e portarla alla vittoria. In
un gioco globalmente equilibrato, tutte
noi possiamo emergere in vari momenti
della partita o del campionato. Inoltre,
abbiamo una panchina straordinaria:
tutte noi sappiamo di dover lavorare
molto per guadagnarci il posto in campo,
che non è mai scontato, ma soprattutto
sappiamo di poter contare su tutte le
nostre compagne... molte giocatrici che
restano in panchina qui a Piacenza sono
state titolari in altre squadre o potrebbero
benissimo esserlo”.
La svolta, nella scorsa stagione,
la squadra l’ha vissuta con l’arrivo di
Giovanni Caprara, il tecnico che è
riuscito a restituire carattere ad una
squadra tecnicamente importante, ma
moralmente non incisiva... “Con l’arrivo
di Gianni si è sbloccato ciò che in me
e nelle mie compagne si era inceppato:
non riuscivamo a trovare il nostro gioco,
e attraverso spunti tecnici intelligenti
Gianni è riuscito a oliare dei meccanismi
funzionanti in teoria, ma decisamente
bloccati nella realtà. Questo ci ha dato
molta fiducia, abbiamo capito che per
fare bene non dovevamo cercare altrove
cose nuove, ma bastava giocare come
sapevamo per fare risultati importanti.
Questa tendenza dura tutt’ora: c’è molta
serenità in palestra, voglia di lavorare
e di migliorare, attenzione ai dettagli.
Personalmente, adeguo il mio gioco alle
attaccanti che ho intorno: mi piacerebbe