Patrimoni monumentali complessi:
programmi operativi
per il restauro post-sismico
Complex monumental heritage:
post-seismic restoration operational programs
Rita Fabbri
Fotopiano Cella XII della
Certosa di Ferrara. Elaborato
grafico redatto da Elena
Dorato, Giovanna Ceno,
Elba Bolado Blas; Dipartimento
di Architettura di Ferrara,
Laboratorio di Restauro dei
Monumenti B, A.A. 2010/2011
– Docenti: archh. Serena
Ciliani, Gianluca Battistini,
Antonella Ranaldi
(in alto nella pagina a fianco)
Rectified photography Cell XII
of Ferrara’s Certosa. Graphic
work by Elena Dorato,
Giovanna Ceno, Elba
Bolado Blas; Department
of Architecture of Ferrara;
Laboratory of Restoration
of Monuments B, 2010/2011 –
Professors: Arch. Serena Ciliani,
Arch. Gianluca Battistini,
Arch. Antonella Ranaldi
(above on the previous page)
Chiesa di San Giuseppe Sposo
B.V. Maria in Gaiba. TekneHub
– Laboratorio in rete,
Tecnopolo di Ferrara;
elaborato grafico redatto
da arch. Serena Ciliani
(in basso)
Church of St. Joseph, Husband
B.V. Maria in Gaiba. TekneHub
– Laboratory network,
Tecnopolo of Ferrara; graphic
work by arch. Serena Ciliani
(below)
Gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nello scorso maggio
hanno danneggiato il patrimonio monumentale storico pubblico
e privato: dopo le urgenti operazioni di messa in sicurezza,
oggi è necessario programmare interventi di restauro post-sismico,
affrontando gli assetti proprietari, l’idoneo impiego dei fondi erogati
e la correttezza delle metodologie di restauro da attuare
The earthquake that hit Emilia last May heavily damaged the historical monuments
owned by both public and private institutions. After the first phase of making safe
and reopening public service buildings, it is now necessary to plan the restoration
after the earthquake. This creates issues of considerable complexity due to divided
ownership, identification of priorities, choice of the appropriate use for the funds
provided in different ways, as well as to the correctness of the restoration methods
to be implemented
Gli eventi sismici che hanno interessato l’Emilia nel
Varie sono le ragioni che determinano la complessità
maggio 2012 hanno intaccato in modo esteso il
dei patrimoni monumentali danneggiati dal sisma e
patrimonio monumentale storico di proprietà di enti
anche la complessità nelle azioni di programmazione
pubblici e privati: passata la fase delle verifiche di
strategica: in primo luogo gli assetti proprietari
agibilità, degli interventi di messa in sicurezza e di
(talvolta misti, tra enti diversi o tra pubblico e
riapertura degli edifici di pubblica utilità (in primo
privato), l’estensione e diffusione sul territorio, la
luogo edifici scolastici), oggi si deve affrontare una
previsione di utilizzo dei fondi erogati a diverso titolo
fase altrettanto delicata e talvolta problematica,
(rimborsi assicurativi, contributi pubblici, somme già
se non correttamente inquadrata e indirizzata, di
assegnate per interventi di restauro pre-sisma, ecc.).
programmazione degli interventi di restauro post-
I patrimoni monumentali di particolare estensione,
sismico, che tenga conto delle priorità e delle specifiche
quali gli edifici ecclesiastici (grandi volumi vuoti,
caratteristiche di ciascuna situazione, oltre che della
danneggiati per la quasi totalità nel territorio colpito
correttezza delle metodologie di restauro da porre in atto.
nel maggio 2012), oppure i cimiteri storici entro siti
2.2013
paesaggio urbano 23