Il contesto generale
Nell’impostazione delle attività, tenuto conto delle
L’esigenza di avviare un rafforzamento delle attività
finalità di prevenzione delle stesse, si decideva
di prevenzione da parte del DPC in piena emergenza
pertanto di avviare un rilievo speditivo a tappeto
Emilia scaturiva dal comunicato di sintesi del 7
dell’edilizia ordinaria storica, così da censire, in tempi
giugno 2012 della Commissione Grandi Rischi,
estremamente limitati e senza interferire in modo
che evidenziava la possibilità di ulteriori eventi di
sensibile con la popolazione locale, il centro storico in
magnitudo paragonabili a quelli del 20 e 29 maggio
buona parte della sua estensione.
nella zona compresa tra Finale Emilia e Ferrara.
Data la ristrettezza dei tempi dettata dall’emergenza
In tale area, l’elevata esposizione della città di
in corso, e la conseguente impossibilità oggettiva
Ferrara in termini di popolazione, edifici e abitazioni
di coprire l’intera superficie interna alla cinta
(rispettivamente 130.992 abitanti; 19.718 edifici;
muraria della città, l’indagine si è concentrata
63.175 abitazioni), imponeva successivamente di
sugli insediamenti del centro storico più antichi e
concentrare l’azione di prevenzione su tale città.
consolidati, anche caratterizzati da una maggiore
In particolare si stabiliva, in raccordo con le
complessità degli aggregati strutturali presenti.
Istituzioni locali, di focalizzare l’attenzione sul Centro
In particolare i sopralluoghi hanno interessato la zona
Storico della città, potenzialmente caratterizzato da
del Castrum e le successive addizioni medievali della
una maggiore propensione al danneggiamento in
città da Corso della Giovecca a Via dei Baluardi e la
occasione di un possibile futuro evento.
porzione più storicizzata dell’Addizione Erculea.
General context
The need to reinforce the
prevention activities by the
Civil Protection Department
in the midst of the Emilia
emergency arose from the
official statement of 7 June
2012 by the Large Risks
Commission, which highlighted
the possibility of further events
of a comparable magnitude to
those of 20 and 29 May in the
area between Finale Emilia and
Ferrara.
In that area, the high exposure
of the city of Ferrara, in terms
of population, buildings and
houses (130,992 inhabitants,
19,718 buildings, and
63,175 houses respectively),
subsequently imposed
concentrating the prevention
action on the city.
In particular, it was
established, in connection
with the local institutions,
that attention was to be
focused on the historic
centre of the city, potentially
marked by greater propensity
to damage in the event of a
possible future earthquake.
In the organisation of the
activities, considering the
prevention aims thereof, it
was therefore decided to
launch a quick survey of all
the ordinary historic buildings,
so as to record information
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