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Fine della Superfunzionalità L’innovazione pre-crisi è stata caratterizzata dalla concezione che i margini di miglioramento della tecnologia fossero illimitati, che hardware sempre più piccoli potessero svolgere un numero sempre maggiore di funzioni, che materiali sempre più leggeri avessero prestazioni via via più ampie in una dimensione infinita. Il pricipio di base è ancora assolutamente valido, ma ora ci si chiede quale sia la sua effettiva convenienza. Mentre una parte del mondo avanza a ritmo incessante verso il soddisfacimento di bisogni secondari, anche creati ad arte per giustificare il lancio sul mercato stesso delle tecnologie in oggetto, piccoli sforzi di revisione di tecnologie esistenti hanno un grande impatto 4.13 Protesi multifunzionale Deka 4.14 Protesi del Jaipur Knee Project. sulla qualità di vita di quella parte del mondo che ancora non è in grado di sostenere i propri bisogni primari (vedi paragrafi precedenti). Si prospetta quindi uno spostamento di attenzione del mondo dell’innovazione da oggetti iper tecnologici creati per soddisfare contemporaneamente un set di problemi, a oggetti che sfruttano parzialmente le possibilità offerte dalla tecnica, concentrando gli sforzi verso la dimensione della semplicità e puntando a creare un risultato vero in termini di qualità della vita dell’utente finale. Qual’è l’utilità marginale di una protesi come quella della casa produttrice Deka, se messa a confronto con una semplice protesi ergonomica del progetto Jaipur (28$, 45 minuti di tempo di realizzazione)? O dell’ultimo modello di smartphone messo a confronto con un cellulare che permette a un cieco di leggere i messaggi di testo? 4.15 IPhone, Apple. 4.16 Blindphone, cellulare con schermo in Braille. 73