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America Latina e Caraibi
Cicloni, inondazioni improvvise, terremoti ed eruzioni vulcaniche martoriano
questa parte del mondo da sempre. Negli ultimi 10 anni sono state coinvolte
in gravi crisi umanitarie oltre 64 milioni di persone, in particolare le popolazioni
indigene delle aree remote, i poveri che vivono a ridosso delle città ammassati
nelle baraccopoli sulle colline e quelli che occupano le zone attraversate dai
grandi fiumi.
El Savador, il Guatemanla, l‘Honduras e il Nicaragua sono stati colpiti nel
2011 da una enorme alluvione, mentre più a Sud la siccità mette a rischio
oltre 150.000 persone. Epidemie di colera infieriscono su Haiti e la Repubblica
Dominicana, come conseguenza dell’emergenza lasciata dal disastroso
terremoto del 2010. Oltre 600.000 persone vivono in accampamenti provvisori
da allora.
La Colombia affronta da oramai 50 anni un conflitto armato interno tra
governo e le bande dei “narcos”, alimentando una crisi umanitaria che pone
serie barriere allo sviluppo del paese specialmente nelle aree rurali. Le fasce
più povere si trovano quotidianamente di fronte alla scelta di schierarsi con
un governo centrale lontano e non in grado di mantenere la pace o con un
movimento clandestino ma forte e strutturato al suo interno che, come
spesso accade, si pone come più vicino a chi non ha nulla. Tuttavia non sono
rari i casi di violenze sulle fasce deboli della popolazione proprio da parte dei
narcos, in particolare l’arruolamento dei bambini. Inoltre nel 2010 una
devastante stagione delle piogge ha coinvolto oltre 4 milioni di persone tra
sfollati e persone colpite dalle epidemie e dalla carestia conseguente14.
14 ICRC, 2011; UNICEF, 2011; UNHCR, 2012.
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Una bambina indio durante le lezioni in Guatemala, dopo la recente alluvione.