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2.8 America Latina e Caraibi Cicloni, inondazioni improvvise, terremoti ed eruzioni vulcaniche martoriano questa parte del mondo da sempre. Negli ultimi 10 anni sono state coinvolte in gravi crisi umanitarie oltre 64 milioni di persone, in particolare le popolazioni indigene delle aree remote, i poveri che vivono a ridosso delle città ammassati nelle baraccopoli sulle colline e quelli che occupano le zone attraversate dai grandi fiumi. El Savador, il Guatemanla, l‘Honduras e il Nicaragua sono stati colpiti nel 2011 da una enorme alluvione, mentre più a Sud la siccità mette a rischio oltre 150.000 persone. Epidemie di colera infieriscono su Haiti e la Repubblica Dominicana, come conseguenza dell’emergenza lasciata dal disastroso terremoto del 2010. Oltre 600.000 persone vivono in accampamenti provvisori da allora. La Colombia affronta da oramai 50 anni un conflitto armato interno tra governo e le bande dei “narcos”, alimentando una crisi umanitaria che pone serie barriere allo sviluppo del paese specialmente nelle aree rurali. Le fasce più povere si trovano quotidianamente di fronte alla scelta di schierarsi con un governo centrale lontano e non in grado di mantenere la pace o con un movimento clandestino ma forte e strutturato al suo interno che, come spesso accade, si pone come più vicino a chi non ha nulla. Tuttavia non sono rari i casi di violenze sulle fasce deboli della popolazione proprio da parte dei narcos, in particolare l’arruolamento dei bambini. Inoltre nel 2010 una devastante stagione delle piogge ha coinvolto oltre 4 milioni di persone tra sfollati e persone colpite dalle epidemie e dalla carestia conseguente14. 14  ICRC, 2011; UNICEF, 2011; UNHCR, 2012. 2.7 44 Una bambina indio durante le lezioni in Guatemala, dopo la recente alluvione.