OSES | Page 20

prefabbricazione parziale 1.9 Casa Jacobs | Frank Lloyd Wright | 1936 Un altro dei maestri dell’architettura iniziò la sua produzione con le case prefabbricate, e dopo una carriera di successi, è significativo il fatto che abbia fatto ritorno a questo tema. Wright credeva fortemente che una casa a basso costo non dovesse fare a meno dell’ispirazione e del sentimento da cui le buone architetture nascono, nonostante la sua esperienza a riguardo in quegli anni, in America, lo avesse deluso molto. La disposizione dei locali rispecchiava il filo progettuale tipico di Wright, con un patio o semi-patio abbracciato dalla manica a L, in modo tale che il costruito fosse perennemente in contatto con il verde. Il sistema progettuale a maglie regolari e setti di Wright ben si sposava con la prefabbricazione. Egli lo integrò con il sistema di muratura a tavole e traverse, che ricoprivano i giunti irrigidendo la struttura modulare. Alla struttura prefabbricata facevano eccezione solo alcuni punti specifici realizzati in cantiere, come pilastri e pochi muri, sulla quale veniva applicata una pannellatura modulare realizzata in fabbrica, che rivestiva sia gli interni che gli esterni, eliminando la necessità di finiture umide (stucco, mastice, silicone). Rivolgendosi questo progetto ad un utenza tradizionale, egli inventò anche un innovativo sistema di riscaldamento a pavimento, che consentiva maggiore libertà in pianta e pulizia nel disegno14. 14  Sergeant J., 1976; McArthur S., 1985; Bergdoll B. et al. 2008; Pfeiffer, 2010. 1.20 1.21 1.22 1.23 20 Pianta, 1936. Immagine, dal cortile. Prospetti. Dettaglio: sezione verticale e orizzontale del serramento