ORE 12 ITALIA
eMeRGenzA
OSPeDALIeRA
AUMenTAnO vIOLenze e AGGReSSIOnI
OPeRATORI SAnITARI A GRAve RISChIO
di Domenico Alessio
Il fenomeno delle aggressioni e della
violenza contro gli operatori sanitari sta
ricevendo un’attenzione crescente an-
che in Italia, poiché purtroppo crescenti
sono le segnalazioni del loro verifi carsi.
Il Ministero della Salute ha provveduto
a inserire tra gli eventi Sentinella ad
alta criticità proprio “Gli atti di violenza
contro gli operatori sanitari”, elabo-
rando inoltre alcune Linee Guida indi-
rizzate alle Organizzazioni sanitarie al
fi ne della contenzione di tale fenomeno
(Raccomandazione n 8 del 2007). Le
aggressioni e gli atti di violenza com-
portano implicazioni nell’ambito della
sicurezza e della salute sul posto di la-
voro, con risvolti psicologici per le con-
seguenze subite, sul senso di paura
che può generare anche sugli altri col-
leghi e per tutti i risvolti etici e medico-
legali che tali situazioni comportano.
Sembra inspiegabile che operatori della
salute, che lavorano duramente, sem-
pre più frequentemente in condizioni
diffi cili, con turni pesanti, con la missio-
ne di assistere e prendersi cura degli
altri, di giorno e di notte, possano venir
aggrediti, spesso verbalmente, talora
proprio fi sicamente, anche con lesioni,
dagli stessi pazienti e dai loro familiari.
Eppure i dati a livello nazionale, cosi
come alcuni fatti di cronaca riportati sui
media, evidenziano che il fenomeno dei
comportamenti violenti si declina con
diverse sfaccettature: va infatti dalle mi-
nacce verbali, all’aggressione verbale,
al danneggiamento di beni dell’ospe-
dale o dell’ambulatorio, con l’uso di
coltelli, bottiglie o addirittura armi da
fuoco e inoltre, può essere caratterizza-
ta da comportamenti di vendetta fuori
dall’ospedale, fi no all’estremo della vio-
lenza fi sica perpetrata contro l’operato-
re con lesioni anche gravi o addirittura
gravissime. In rari casi purtroppo si arri-
va fi no all’omicidio del sanitario.
La violenza colpisce più spesso il
personale infermieristico, sia maschi-
le che femminile, con aggressioni
verbali e fi siche. In seconda misura
il personale medico, con aggressioni
più spesso verbali che fi siche, coinvol-
gendo recentemente anche il perso-
nale di front-line come quello dei Cen-
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