Operation Flashpoint - Climate Fiction 2010 | Page 54

7. After Montignac É mattina presto, sono stanco morto, tutta la notte passata rannicchiato nel bosco a guardarci le spalle nel buio più completo con il secondo plotone, per non farci scoprire dai gengiskani. Ho fame, freddo, sono stanco, ho anche sonno. Mangio qualcosa, una razione da campo, bevo un pò d’acqua fredda della borraccia. Ho 2 granate ed 1+2 mags. Sapete, il resto l'ho consumato ieri notte in azione. Il capitano mi lascia nel bosco a guardare le spalle, mi da la radio, va ai bordi del bosco per lanciare il fumogeno e predisporre per l'atterraggio dell'elicottero. Il sarge, con 2 granatieri s’appostano dietro gli alberi per coprire l'atterraggio, casomai dovesse spuntare un BMP gengiskano. Insomma sembra fatta, non vedo l'ora di essere al campo, farmi una doccia e buttarmi in branda. Puzzo di sudore, i vestiti mi stanno scomodi, vorrei potermi cambiare. Nel bosco non c'é un cane, io colgo l'occasione per fare una pisciatina su un cespuglio. Sento pure che tra un pò mi scapperebbe pure da cagare, sono stato a culo stretto tutta la notte, la carta igienica non me la sono portata nello zaino. Pensavo fosse una missione breve insomma. É una mattina fredda, rigida. Fanculo tutto e tutti, piscio contento ridendo come un coglione, la piscia fa un leggero vapore acqueo, io dipingo una specie di AR sulla corteccia dell'albero. L’intenzione sarebbe stata quella di firmare il mio nome ARMSTRONG, ma é difficile. La mimetica in goretex funziona bene, nonostante la bassa temperatura, non ho proprio freddo, insomma sono al caldo. Mi sgranchisco un pò le gambe. Ho solo le punte dei piedi un pò fredde, ho i calzini bagnati di sudore della corsa della notte. Restando nella notte all'aghiaccio mi sembra che i diti dei piedi sudati siano più freddi. Mi fanno un pò male gli i combat boots, sono di cuio duro, non c'ho fatto ancora proprio i calli ai piedi, ma niente di grave. Posso correre e camminarci ancora bene!. Accartoccio il contenitore delle gallette al cioccolato e lo nascondo sotto degli aghi di abete. L'M203 sembra pulito, non necessita di manutenzione, ricarico l'M16 perché non mi ricordo se c'ho la mag piena oppure è mezzo consumato. Si sente il rumore sordo di un elicottero. Ormai é fatta penso, tiro un sospiro di sollievo.RATA-RATA-RATA-TA!-BUM! Un elicottero da 54