Operation Flashpoint - Climate Fiction 2010 | Page 42

frontalmente. Noi del primo plotone invece dovremo approcciare il paese sul fianco sinistro, prendendo il nemico di sorpresa. Non dovrebbe essere una cosa troppo complicata, in quanto l’Intel riferisce che dovrebbe esserci meno di un plotone a guardia del paese. In ogni caso il secondo plotone resterà di riserva al punto d’inserimento. Come piano, sembra un pezzo di torta. Il camion conduce il primo plotone al punto d’inserimento. Io intanto scorro la rivista –STARS IN BLUE- c’é un articolo sulle Guerre Puniche 2, così le hanno chiamate. “Le legioni gengiskane avevano attaccato la Siberia, l'ala destra gengiskana aveva fatto rotta verso la kamciakta ma pare che le basi russe là fossero tutte navali, quindi gli invasori avevano vinto facilmente. L’ala destra stava rastrellando la siberia seguendo la transiberiana, probabilmente prima o poi si sarebbe ricongiunta con la forza principale. Questa aveva sfondato al centro della mamertinia, travolgendo facilmente le armate difensive, che erano poche perché a causa di un retaggio della guerra fredda, le forze erano tutte dislocate sui bordi. All’inatteso attacco gengiskano l’ONU rilasciò una direttiva a favore dell’attaccato, ma gli USA non entrarono in guerra, de facto si limitarono a varare una legge “affitti & prestiti”. L’impero gengiskano reagì alla direttiva ONU di cinque giorni fà con un blitz a Suez ed il blocco inferiore del golfo di Aden. Poi i chartaginesi avevano iniziato le guerre puniche 2.x mettendo sotto pressione l’Europa onde ridurre il suo l'impegno a favore della Siberia. Si aggiunsero anche i proxy sumerici, i quali presero a salire a nord affiancando le legioni gengiskane. Le truppe alleate stavano prendendo delle batoste incredibili e non facevano che arretrare. Nel mediterraneo l’Europa aveva dichiarato il teatro bizantino strategico. Benché i cartaginesi provassero con i loro sciami a destabilizzarne il ruolo, le forze Europee che avevano rinforzato il teatro bizantino respingevano con buoni successi gli assalti in massa degli sciami chartaginesi. Nel teatro italico invece i cartaginesi facevano grossi progressi, specie negli ultimi 2 giorni c’era stato una serie impressionante di vittorie cartaginesi con varie grandi città cadute in mano nemica. A guardare la mappa si capiva che se non si fosse reagito efficacemente sul teatro italico, presto avrebbe potuto collassare. L'India aveva aderito alla direttiva ONU, provando un affondo verso l’impero gengiskano passando dal sud-est asiatico, ma dato il territorio e gli stati satelliti, le armate gengiskane riuscivano a contenere la lenta, costosa avanzata indiana. Nello stesso tempo le armate indiane avevano provato anche a coordinarsi con gli alleati per colpire a nord le linee di rifornimento gengiskane. L’offensiva era ancora in corso, ma per ora i successi erano modesti. Intanto erano affluiti aiuti dall’Europa in Siberia. STARS IN BLUE parlava proprio della mia Divisione e diceva che presto intorno alla depressione del Mar Caspio le forze Europee avrebbero scatenato un’offensiva denominata OPERATION FLASHPOING.” La presa di quel piccolo paese nei pressi del Mar Caspio d’un tratto aveva preso un minimo di logica, all’interno del grande quadro delle Guerre Puniche .x e della 42