Nuovo Marubbiando - Anno VI - N° 12 - Dicembre 2013 | Page 2

LETTERE ALLA REDAZIONE - Dicembre 2013 - GLI OSTELLI DELLA GIOVENTÙ: chi può aprire e gestire un ostello per i giovani? Quali i requisiti? Quali le norme di riferimento? Chi possono ospitare? A cura di Angelo Prontera G li ostelli per la gioventù, disciplinati dalla legge regionale n. 11 del 1999, sono strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento, per non più di 7 giorni, dei giovani di età non superiore a 25 anni e degli accompagnatori. In relazione a particolari esigenze turistiche, culturali o ambientali locali, il Sindaco può ampliare il periodo di permanenza per la durata di tempo strettamente connessa ai motivi per cui è stata concessa la proroga. Negli ostelli della gioventù deve essere garantita anche la disponibilità di strutture e di servizi finaliz- Mensile indipendente di Maruggio e Campomarino Anno VI - Numero 12 Dicembre 2013 Chiuso in redazione il 03/1/2014 Direttore Responsabile ANGELO PRONTERA Caporedattore Nicola Pastorelli Grafica e impaginazione Mimmo Pisconti Comitato di Redazione Silvia Coco, Maria Lanzo, Danilo Chiego, Aflredo Coppola Redazione - Direzione Via Vittorio Emanuele, 14 Maruggio (TA) Tel. 338.8788317 Mail [email protected] Mensile edito da Associazione Arci “Paisà” http://www.arcimaruggio.net Stampa Tipografia tiemme srl S.S. 7 ter km 20 - Manduria Tiratura: 2100 copie Iscritto col n. 17 nel Registro della Stampa del Tribunale di Taranto il 27.12.2007 Iscritto col n. 19778 al ROC di Puglia il 29.6.2010 Distribuzione gratuita PORTA A PORTA zati ad attività culturali, di svago, di sport e di socializzazione. Tali aziende, senza scopo di lucro, sono proprietà di enti pubblici e non, operanti nel campo del turismo sociale e giovanile. Gli ostelli della gioventù vengono classificati in tre categorie in ordine decrescente (terza, seconda e prima) in base ai requisiti qualitativi minimi indicati nella tabella ‘‘F’’, allegata alla legge regionale citata. L'esercizio dell'attività ricettiva negli ostelli per la gioventù è soggetto ad autorizzazione comunale, autoriz- zazione che può comprendere la somministrazione di cibi e bevande limitatamente alle persone alloggiate ed a quelle che possono utilizzare il complesso in relazione alle finalità dello stesso. Elementi caratterizzanti gli ostelli sono il personale multilingue, l’assenza di scopo di lucro da parte dell’associazione o ente gestore, la disponibilità di materiale turisticoinformativo, la fornitura di biancheria da letto, il servizio bar e ristorazione e la pulizia camere una volta al giorno. Per quanto riguarda le camere, invece, queste non devono avere più di 4 letti serviti da bagni comuni oppure camere divise per sesso con non più di 6 letti serviti sempre da bagni comuni. La superficie minima delle camere va dai 5 ai 7 metri quadrati a seconda della categoria dell’ostello. Per ulteriori approfondimenti consultare la legge regionale n. 11 del 1999 e l’allegato F riguardante gli ostelli della gioventù. Nuovo Marubbiando si arricchisce di una nuova rubrica. Buona lettura! FRAMMENTI di STORIA CITTADINA: DOCUMENTI, CURIOSITÀ e NOTIZIE D’ALTRI TEMPI Correva l’anno 1933: l’obbligatorietà delle sputacchiere nei locali pubblici I nauguriamo con questo numero del giornale una nuova rubrica che arricchirà e accompagnerà le prossime pubblicazioni di Nuovo Marubbiando. Ci limiteremo a pubblicare frammenti di storia locale e di vita cittadina, fatti, documenti e curiosità per ricordare eventi e frangenti del tempo passato. Lo faremo per coloro che avranno voglia di sapere come eravamo, che saranno curiosi di scavare nel nostro trascorso. Non sarà facile reperire atti e notizie inedite, ma il nostro sforzo sarà fatto per voi, cari e affezionati lettori. Correva l’anno 1933. Così scriveva il 9 gennaio dello stesso anno la Direzione generale della Sanità Pubblica ai Prefetti del Regno, e da questi diramate ai podestà dei comuni, per evitare la diffusione della tubercolosi a seguito di sputi a terra: «Dalle informazioni che pervengono al Ministero risulta che non ovunque sono osservate le disposizioni relative al divieto nei locali frequentati dal pubblico di sputare fuori di speciali recipienti, e ciò per la mancanza di tali sputacchiere. Tali inosservanze non possono ulteriormente essere tollerate in quanto come ben noto gli sputi possono essere veicoli di germi patogeni». L’inedito e raro scritto riporta, tra l’altro, una serie di articoli di vari Regi Decreti con i quali si prescriveva l’uso delle sputacchiere igieniche nei locali frequentati dal pubblico e nelle aziende industriali e commerciali. Le sputacchiere, poi, dovevano rispondere a determinati requisiti igie- nici in modo da non costituire pericolosi veicoli d’infezione. Perciò «Una sputacchiera che risponda ai principali requisiti igienici deve essere: sollevata da terra pur avendo una base solida che ne impedisca la caduta, deve essere munita di coperchio sollevabile preferibilmente a pedale, deve essere di struttura tale da poter venire pulita e disinfettata convenientemente, deve infine essere di aspetto estetico tale da non produrre ripugnanza. Si pregano pertanto le EE.LL. perché da parte dei medici provinciali, degli ufficiali sanitari comunali, dei medici scolastici, dei medici di fabbrica sia esercitata una opportuna vigilanza sull’andamento delle disposizioni sopra richiamate». Per evitare la diffusione di malattie, le sputacchiere pubbliche furono ben presto riempite di soluzioni antisettiche, mentre soprattutto per i malati di tubercolosi vennero create apposite sputacchiere tascabili. Le ultime sputacchiere scomparvero dai locali pubblici italiani nel secondo dopoguerra. Nonostante ciò, di fatto non è stato mai abrogato il "Regolamento per rendere obbligatoria l'attuazione di migliorie igieniche e sanitarie negli alberghi" (Testo Unico Leggi Sanitarie n. 1265 del 27 luglio 1934 con varianti previste dal D.P.R. n. 630 del 28 giugno 1955), che all'art. 12 prevede il seguente obbligo: "Nelle camere di alloggio, nelle sale di trattenimento, nei corridoi, nei vestiboli dei pianerottoli delle scale ed in altri ambienti abitabili si dovranno porre sputacchiere igieniche in numero adeguato"! (Nella foto una sputacchiera in ottone della Federazione Fascista per la lotta contro la Tubercolosi).