NUOVA FINESTRA Gennaio 2023 | Page 16

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IL BORDO CALDO

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Oggi , gli esorbitanti aumenti dei prezzi dell ’ energia innescati dalla guerra in Ucraina , dalle strozzature nelle forniture causate dal coronavirus e dalla tensione negli approvvigionamenti hanno catapultato l ’ ottimizzazione energetica degli edifici in cima all ’ agenda legislativa e dell ’ industria edilizia . Quale può essere il contributo del distanziatore a bordo caldo ? Christoph Rubel è European Technical Manager presso Edgetech Europe GmbH , che a Heinsberg produce il distanziatore flessibile a bordo caldo Super Spacer ® in schiuma di silicone per molti paesi europei , riassume i fatti più importanti . La sua conclusione : il bordo caldo è d ’ obbligo , perché nel corso della vita di una finestra anche i minimi sprechi di energia si sommano a un ’ enorme perdita di energia . I moderni vetri termoisolanti sottoforma di triplo vetro con bordo termicamente ottimizzato raggiungono fino a 0,5 W /( m ² K ). Uno studio di VFF dimostra che [ 1 ]: con un valore di 1,1 , il valore medio Uw per l ’ ultimo periodo riportato tra il 2017 e il 2020 è ancora lontano dallo standard di casa passiva , che richiede un triplo vetro con un coefficiente di trasferimento di calore Uw < 0,8 W /( m ² K ). Esiste quindi un notevole potenziale nell ’ ottimizzazione termica dei vetri isolanti . Il warm edge è la soluzione più semplice da realizzare e non richiede né rivestimenti complessi né modifiche alla struttura del profilo . Che i distanziatori in alluminio convenzionali formino ponti termici nel bordo , attraverso i quali si perde prezioso calore , è noto da tempo . Inoltre , in inverno , quando ci sono grandi differenze di temperatura tra l ’ interno e l ’ esterno , la superficie del vetro nell ’ area del bordo di una finestra con bordo caldo è significativamente più calda ; di conseguenza , non si forma quasi nessuna condensa e il comfort nella stanza aumenta notevolmente . Perché allora molti produttori di finestre si affidano ancora all ’ alluminio ? Il motivo risiede in parte nella concorrenza sui prezzi , ma in parte anche nel fatto che alcuni produttori non sono ancora consapevoli di quanto sia alta la conduttività di un distanziatore per vetro isolante . Il mercato non ha ancora compreso appieno che la conduttività di un distanziatore per vetro isolante nella guarnizione del bordo determina anche i valori di isolamento termico di una finestra . La perdita di calore è quantificata dal valore Psi Ψ , un coefficiente di trasferimento termico lineare nell ’ unità W / mK . Esso descrive per ogni grado di differenza di temperatura la perdita di calore per metro di ponte termico . Per i diversi bordi caldi i valori sono vicini , ma rispetto a un distanziatore in alluminio gli effetti sono evidenti . Con una conduttività termica di soli 0,15 W / mK , la schiuma di silicone , per esempio , ha una conduttività termica 1000 volte inferiore a quella dell ’ alluminio . Il prezzo aggiuntivo dei distanziatori Super Spacer ® per metro lineare è di pochi centesimi . L ’ argomento del prezzo è quindi presto confutato . Inoltre , la produzione automatizzata di vetro isolante con l ’ applicazione automatizzata dei distanziatori offre un ulteriore potenziale di risparmio per quanto riguarda la produzione . I distanziatori flessibili prodotti in bobine sono prefabbricati già nella larghezza e nel colore desiderati . Mentre l ’ applicatore lavora con una bobina , il software segnala sei metri prima della fine del lotto di produzione quale materiale è necessario successivamente , quindi , la seconda testa dell ’ applicatore può essere caricata con una nuova bobina . Non ci sono tempi di attesa per il materiale e anche il cambio della bobina nell ’ applicatore avviene rapidamente : le due estremità vengono unite con l ’ aiuto di una pellicola adesiva e la produzione può continuare . Poiché i distanziatori flessibili sono già dotati di sali dessicanti , barriera vapore e adesivo acrilico , non è necessario un lavoro di preparazione che richiede tempo , manodopera e macchinari .
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