NUOVA FINESTRA_Febbraio 2024 | Page 91

L ’ AUTORE
con i più famosi tra i soggetti qualificati : le banche , principali cessionari , non muovendo passi oltre il compromesso in atti e quindi mettendosi al sicuro ; non rischiando cioè di immobilizzare fondi in crediti che poi non possono rendere liquidi , ossia trasformare in denaro . Molte altre hanno ceduto alle lusinghe delle società SPV ( Special Purpose Vehicle ) ossia alle cartolarizzazioni . In questa casistica , preferendo la semplice prospettazione di una percentuale certa di acquisto , spesso accompagnata da qualche balzello percentuale qua e là , e una approssimativa data di liquidazione , troviamo molte realtà . Certa è solo la procedura di cessione , il tutto è , infatti , controllato da Banca d ’ Italia , anche se i tempi “ indicativi ” si sono a oggi rilevati “ meramente indicativi ” al limite del pronostico 1X2 ; cioè per farla corta : si arriverà alla liquidazione , quando si arriverà . Alcune aziende , non trovando nelle due ipotesi sopra descritte spazi o gradimento , hanno atteso e lo sono tutt ’ ora , compensato il compensabile 2023 , sperando che il nuovo anno , forse organizzandosi per tempo e con pretese più vicine al mercato che al desiderato , porterà loro un buon cessionario . Al di là di queste ipotesi altri si sono affidati al “ mercato libero ” delle cessioni a fondi , petrolifere o grandi realtà che cercano questi crediti per marginare sul pagamento tasse e fare buoni utili . Infine , alcuni fornitori , che magari non partecipano direttamente o poco alla procedura dello sconto in fattura , hanno cominciato ad accettare in pagamento delle fatture insolute e i crediti dei loro clienti e di cui alla presente , magari , perché no , maggiorati di interessi moratori e con percentuali non propriamente galanti . A corredo di queste cessioni occorrono pochi ma ben precisi documenti , tra cui i più importanti le famose Comfort Letter delle società tipo Deloitte , E & Y ecc ., che tutti ormai conoscono ; queste danno un valore maggiore al credito ceduto , in quanto già “ analizzato ” e dato per buono .
QUALCHE INTERMEDIARIO DI TROPPO Nella mia esperienza di credit manager nella gestione tipicamente di queste due ultime ipotesi , ossia a chi vendere se le banche non comprano , ho ravvisato una grande confusione causata dal fatto che troppi soggetti si sono improvvisati intermediari di intermediari di altri intermediari e , pretendendo di gestire magari in esclusiva per aver ricevuto un mandato in tal senso milioni di euro nei cassetti fiscali , hanno creato un imbuto , un collo di bottiglia tra chi aveva ventilato un interesse all ’ acquisto e chi desiderava vendere . Non c ’ è stata simultaneità tra offerta e accettazione . Mi è spesso tornato in mente quel gioco che mi facevano fare all ’ asilo , forse per tenerci seduti buoni , che chiamavamo “ Telefono senza filo ”: il primo bambino designato sussurrava piano piano per non farsi sentire una cosa all ’ orecchio di chi gli stava a fianco e così via fino a giungere a quello che gli stava accanto dall ’ altra parte che era onerato di dire a voce alta quello che gli era stato detto ; “ Roma per toma ” alla fine sarebbe stato un successo . E qui uguale : il cessionario dice al suo intermediario 91 %! Quello ci pensa su , decide che 91 e 3 a lui sia
L ’ AUTORE
Andrea Martellucci
Laureato a pieni voti in Giurisprudenza presso l ’ Università di Pavia , ha avuto diverse esperienze aziendali come supervisore finance . Oggi è Credit Manager con importanti competenze legali e attitudini al problem solving , ha lavorato negli ultimi anni in aziende nazionali e multinazionali , come consulente di gestione finanziaria e legale . È stato a capo di diversi team di credito e come referente per i fornitori di servizi esterni . Vanta una profonda conoscenza dei processi creditizi e delle relative difficoltà all ’ interno delle aziende , soprattutto nell ’ organizzazione e nel rispetto di regole e politiche quando è obbligatorio far fronte alla situazione di stress del mercato italiano . Consulente dell ’ associazione Anfit a sostegno del progetto di elevare la cultura del credito dei serramentisti , partendo dall ’ occasione della gestione dei bonus fiscali .
ok e dice al suo collaboratore : … 88 ! Il collaboratore ci pensa su , decide che 88 a loro e altri 2 a lui sia ok e dice al suo segnalatore : … 86 !!! E così via finché il prezzo perde ogni interesse per il cedente . Inoltre , risalire al contrario , anche ove ci sia accordo , è impresa improba : firmami il mandato così ti faccio arrivare il mandato di quello a cui devi rendere firmato il suo affinché ti possa mandare per la valutazione del suo cassetto quello dell ’ intermediario che poi ti farà arrivare la mitica LOI ( manifestazione di interesse ) da parte del cessionario . Quasi sempre nel mentre i crediti sono già stati reperiti dal cessionario per vie più brevi e quindi il cedente ha solo perso tempo ( e qualche volta denaro richiesto in acconto per le operazioni a venire …).
PLAFOND DEDICATO Fuori dai grandi circuiti di cessione credo esista un unico metodo valido che , quando richiesto , applico e seguo in questo mercato molto importante per essere veramente operativi : avere un plafond presso uno o più Cessionari , piccoli e medi , che possano assorbire svariate decine di milioni di euro , seri e diretti , in modo che quando un cliente chiede : mi aiuti a vendere i miei crediti ? Qual è il prezzo ? Quando pensi che potrò essere pagato ? Sono e sarò in grado di rispondere , senza tema di essere smentito , e il solo compito sarà quello di raccogliere la corretta documentazione da fornire e poi allegare al tanto agognato contratto di cessione .
89