NUOVA FINESTRA_Febbraio 2024 | Page 89

Cos ’ è il CIAM
Cos ’ è il CIAM
ICongrès Internationaux d ’ Architecture Moderne videro la luce nel 1928 in Svizzera per iniziativa di Le Corbusier con il sostegno di Hélène de Mandrot , Gabriel Guévrékian e dello storico dell ’ arte Sigfried Giedionwith . Fra gli altri soci fondatori anche Walter Gropius , Karl Moser , Hendrik Berlage , Ernst May , e Gerrit Rietveld . Lo scopo dei convegni era di essere luoghi di scambio e diffusione delle idee del Movimento Moderno nel campo dell ’ architettura e della pianificazione urbana . I temi centrali riguardarono i problemi della ricostruzione , dei centri storici , della funzione dell ’ architetto con il tentativo della formulazione di una “ carta dell ’ habitat ”. Questi i punti chiave della dichiarazione fondativa : costruire è un ’ attività elementare dell ’ uomo ; l ’ architettura dovrebbe esprimere lo spirito di un ’ epoca ; la trasformazione della struttura sociale ed economica necessita di una corrispondente trasformazione dell ’ architettura ; l ’ architettura ha un compito economico e sociologico al servizio delle persone . Dal 1928 al 1959 si sono tenute undici conferenze , l ’ ultima delle quali a Otterlo nei Paesi Bassi .
il pretesto che scatenò la polemica al CIAM del 1959 fra gli architetti del gruppo italiano , Ignazio Gardella , Ernesto Nathan Rogers , Vico Magistretti e Giancarlo De Carlo , e i progettisti europei seguaci del Movimento Moderno . I progetti presentati del comitato italiano ( la Torre Velasca a Milano , la mensa Olivetti a Ivrea , il complesso per abitazioni del quartiere Spine Bianche a Matera e la citata Casa Arosio ad Arenzano ) rappresentavano un manifesto dell ’ architettura italiana di quegli anni : il recupero della storia costruttiva attraverso i suoi elementi , della tradizione dei luoghi e appunto del rapporto con l ’ ambiente . In particolare , l ’ edificio di Magistretti con le sue preesistenze ovvero le tipiche persiane in legno della riviera ligure venne considerato come antitetico ai principi razionalistici sanciti dai CIAM , i cui dibattiti di quegli anni vertevano sul tema dell ’ architettura come disciplina collocata tra autosufficienza e dipendenza . Ecco che in questo contesto il ricorso da parte di Magistretti di elementi costruttivi con valenza ambientale come le persiane se da un lato assunse un ruolo strategico nella definizione e nell ’ identità del suo linguaggio architettonico dall ’ altro provocò l ’ imputazione di tradimento dell ’ architettura razionalista innescando un vero e proprio scandalo . Le persiane di Casa Arosio divennero il capro espiatorio della crisi profonda che in quegli anni attraversava il CIAM , tanto che quello del ’ 59 sarà l ’ ultimo congresso
Si ringrazia Anna Santi , PhD Politecnico di Milano per lo spunto offerto .
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